GDR Stay Alive

Posts written by .:Sion:.

view post Posted: 24/3/2018, 20:17 Villa Fenix - Prescott Street
Alice:

Alice rimase stretta tra le sua braccia per qualche tempo, poi si allontanò con dolcezza. "E'quindi?Cos'hai intenzione di fare adesso?" chiese, sapendo che Elijah avrebbe dovuto prendere una decisione. Sapeva che aveva già deciso che avrebbe fatto quel viaggio, ma sperava che, con quel discorso, la sua convinzione avesse vacillato un attimo. "Vuoi davvero dire a mio padre che vuoi andare? Credi di riuscire a convincerlo a mandarti veramente?" chiese ancora, iniziando a sorridere. "Perché lo conosci. Sai che dietro quell'aspetto duro e da orso, si nasconde un tenerone!" aggiunse, prima di scoppiare a ridere "Sono quasi sicura che adesso è li, seduto a tavola, che si starà scervellando, pensando a mille modi per impedirti di andare!" concluse, non riuscendo più a trattenersi.
Dopo un attimo, e qualche bel respiro profondo, si ricompose "Ci tiene molto a te, non si comporterebbe così con te se non ti considerasse come un figlio!" disse, accarezzando i lineamenti dell'uomo "Sono certa che, se ti succedesse qualcosa, gli si spezzerebbe il cuore!" concluse, finendo poi di sistemare la piccola. "Torniamo dagli altri, ok?" chiese, più retoricamente che altro, uscendo dalla stanza per tornare in sala da pranzo..
view post Posted: 24/7/2016, 22:32 Villa Fenix - Prescott Street
Alice:

"E' solo che vorresti essere fermato?" chiese Alice, girandosi a guardare Elijah. Sapeva, o almeno intuiva, quello che gli passava per la testa. "Io non voglio che tu lo faccia!" disse, più seria, sospirando. "Anche papà stava cercando di fermarti! Tutti quei discorsi così schietti secondo te a cosa servivano?" chiese, sapendo però già la risposta. Era palese fin da subito il piano di Marcus di fagli cambiare idea. Non conosceva molti dettagli, ma quello era stato lampante. "Però sei così determinato, che non me la sentivo di dirtelo apertamente. Ma ti ricordo che sei tu lo psicologo, dovresti sapere che questo tuo voler fuggire, non è il modo giusto di affrontare uno stress post-traumatico!" aggiunse ancora, pensando che quello era uno dei motivi che lo stavano spingendo ad accettare quella proposta. E la cosa la faceva arrabbiare, ma cercava di stare calma per non agitare la piccola.
"So esattamente come te come ci si sente dopo un evento del genere!" disse, dopo un lungo respiro per calmarsi "Però il fatto che siamo qui, adesso, vivi, è un risultato che mi permette di lasciarmi tutto alle spalle, come si fa con dei brutti ricordi come quello!" aggiunse, continuando a guardare l'uomo "Credi che non mi sia accorta del tuo disagio? Che non sei più tu da dopo quello? Credi che scappare da qui, a rischiare la vita chissà dove, possa aiutarti?" chiese, retoricamente "Perché se il tuo parere esperto ti dice di fare così, vai pure, io non ti fermerò di certo!" concluse, prima di tornare a concentrarsi sulla bambina. Era furibonda, ma da una parte non poteva del tutto biasimarlo...
view post Posted: 21/7/2016, 17:09 Villa Fenix - Prescott Street
Alice:

Nessuno, a parte Elijah, sembrava veramente scioccato dalle parole di Marcus, ma solo Alice decise di fare qualcosa. Guardò un attimo suo padre che, di rimando, le fece solo un alzata di sopracciglia, come a dire "E' compito tuo qui". E sapeva che era vero, di certo Elijah non avrebbe mai ascoltato veramente Marcus,, non dopo quanto aveva appena sentito, troppo sconvolto. Capitò proprio al momento giusto, quindi, la richiesta del marito "Devo cambiarla, mi daresti una mano prima?" chiese e, senza aspettare un effettiva risposta, lo trascinò in bagno. Li, mentre iniziava a cambiare effettivamente la piccola, fece un sospiro. "Non ti preoccupare, siamo abituati a frasi molto peggiori!" spiegò, mentre passava la borsa a Elijah "Dovrebbero esserci dei pannolini puliti li dentro, me li prenderesti per favore?" chiese, girandosi un attimo a guardarlo.
"Quando si ha in famiglia un militare, alla fine a certe cose ci fai l'abitudine! Si acquisisce quella consapevolezza che, una persona normale, difficilmente avrebbe!" spiegò, tornando sul discorso. Come faceva a gestire la conversazione e una bimba che non stava ferma, lo sapeva soltanto Alice. "Ti ripeto che, quando gestiva attivamente le operazioni sul campo, lo si sentiva dire molto di peggio! Stasera ci è andato particolarmente leggero! Di solito è decisamente più schietto!" aggiunse, facendo un mezzo sorriso, divertita. Forse per Elijah era strano, ma ormai per loro era così. A volte le faceva ancora strano, ma la forza dell'abitudine, nel sentirlo urlare al telefono, negli appunti lasciati distrattamente per casa, aveva, in qualche modo, placato quella sensazione di shock che, cose del genere, avrebbero suscitato in una persona normale...
view post Posted: 19/7/2016, 17:18 Villa Fenix - Prescott Street
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Nome: Marcus
Cognome: Fenix
Età: 60 anni
Professione: Generale dell'Esercito
Carattere: Buono, intelligente, ma facilmente irascibile.
Storia: Dopo aver scontato 4 anni in un carcere, Marcus si è fatto una reputazione di eccelso soldato durante le varie missioni affrontate, guadagnando sul campo promozioni e decorazioni. All'età di 50 anni, riesce ad ottenere la carica massima dell'Esercito, realizzando così un aspirazione durata un intera vita. Gestisce al meglio la base di San Francisco, sua città natale e dove ha deciso di tenere la sua sede, anche se, in certi periodi, deve continuare a viaggiare da li a Washington.
Armi: Pistola, Fucile d'assalto MK2 Lancer



Marcus fece un sospiro. Era evidente che la parola "test" aveva fatto preoccupare Elijah, così fece un sorriso pacato "Non ti preoccupare, non riceverai un addestramento militare. Saranno dei semplici test attitudinali. E' una procedura standard quando assumiamo personale civile per le nostre operazioni." spiegò, pulendosi un attimo gli occhiali, prima di rimetterseli sul naso. "Non saranno nulla che tu non possa superare. Sono severi, quello non lo nego, ma visto che lavorerai per noi, per l'Esercito, converrai con me che, visto quello che facciamo, non possiamo fare le cose così alla leggera." aggiunse, continuando a guardare il giovane. I suoi occhi color ghiaccio sembravano trapassarlo da parte a parte ma, guardando con attenzione, riuscendo a sostenere quello sguardo apparentemente glaciale e intimidatorio, non c'era nessuna cattiveria dietro, ma solo un'assoluta fermezza.
"Come tuo suocero, posso essere sincero con te. Sei parte della famiglia, e mentirei se ti dicessi che non sono preoccupato per te." aggiunse, dopo un attimo di silenzio. Era tornato il solito Marcus. "So che te la caverai, ma so dove sarai mandato, so perfettamente i rischi che potresti correre laggiù." sospirò, più serio "Quindi ti chiedo, davanti a tutti come testimoni, di non farti ammazzare!" disse. "Esegui sempre gli ordini che ti daranno, perché io sto affidando la tua vita nelle mani degli uomini che io stesso ho addestrato, e mi sentirei in colpa per tutta la vita se dovesse succederti qualcosa!" concluse. Sapeva che stava rischiando molto, e anche il solo pensare che poteva fare ben poco per aiutarlo, lo metteva in agitazione...

Edited by .:Sion:. - 22/9/2017, 21:57
view post Posted: 18/7/2016, 20:46 Villa Fenix - Prescott Street
Nome: Marcus
Cognome: Fenix
Età: 60 anni
Professione: Generale dell'Esercito
Carattere: Buono, intelligente, ma facilmente irascibile.
Storia: Dopo aver scontato 4 anni in un carcere, Marcus si è fatto una reputazione di eccelso soldato durante le varie missioni affrontate, guadagnando sul campo promozioni e decorazioni. All'età di 50 anni, riesce ad ottenere la carica massima dell'Esercito, realizzando così un aspirazione durata un intera vita. Gestisce al meglio la base di San Francisco, sua città natale e dove ha deciso di tenere la sua sede, anche se, in certi periodi, deve continuare a viaggiare da li a Washington.
Armi: Pistola, Fucile d'assalto MK2 Lancer



Marcus prese un sorso della sua birra, un po' per la sete e un po' per l'effetto sorpresa che gli aveva quasi asciugato la gola. Dopo un attimo, si schiarì la voce e parlò. "Si, ho fatto direttamente io la richiesta per un consulente psicologico per alcune unità distaccate all'estero." Non precisò dove, era un informazione che non poteva dire così apertamente davanti a dei civili. Sentiva dentro di se montare la rabbia, anche se la sua espressione era calmissima. Aveva espressamente ordinato di tenere suo genero lontano da quella faccenda. Ora qualcuno ne avrebbe pagato le conseguenze. Purtroppo era tardi, la frittata ormai era fatta e non poteva rimangiarsi tutto. "Solo che non immaginavo avrebbero chiesto anche a personale civile. La richiesta era dettagliata, chiedevo personale militare." aggiunse, mentendo, facendo un sospiro.
"Si vede che erano già tutti stanziati, se il mio staff si è visto costretto a chiedere a dei civili." aggiunse ancora, più serio, guardando Elijah "Mi sembra chiaro che tu abbia già deciso. Voglio solo ricordarti che questa scelta comporta dei rischi, enormi rischi!" spiegò. In quel momento, il Marcus padre di famiglia era stato sostituito dal Generale Fenix, e il suo sguardo lo faceva chiaramente capire. "Ci saranno cose di cui dovremo parlare in privato, nel mio ufficio alla base. Dovrai poi superare molti test per vedere se sei veramente idoneo ad andare dove SO.." sottolineò quel "so" alzando di poco la voce "..che verrai mandato." concluse, prima di togliersi gli occhiali "Ti consiglio di pensarci attentamente. Se sarai ancora così deciso, vieni nel mio ufficio dopodomani!" aggiunse, chiudendo li il suo discorso, aspettando una risposta dal giovane...
view post Posted: 18/7/2016, 18:57 Villa Fenix - Prescott Street
Nome: Marcus
Cognome: Fenix
Età: 60 anni
Professione: Generale dell'Esercito
Carattere: Buono, intelligente, ma facilmente irascibile.
Storia: Dopo aver scontato 4 anni in un carcere, Marcus si è fatto una reputazione di eccelso soldato durante le varie missioni affrontate, guadagnando sul campo promozioni e decorazioni. All'età di 50 anni, riesce ad ottenere la carica massima dell'Esercito, realizzando così un aspirazione durata un intera vita. Gestisce al meglio la base di San Francisco, sua città natale e dove ha deciso di tenere la sua sede, anche se, in certi periodi, deve continuare a viaggiare da li a Washington.
Armi: Pistola, Fucile d'assalto MK2 Lancer



Era la classica cena di famiglia a casa Fenix. C'era un'aria particolarmente rilassata, come non se ne respiravano quasi mai quando erano tutti riuniti. Per un motivo o per l'altro, quelle cene finivano sempre molto tese. Ma quella sera no, quella sera era tutto normale. Appunto, ERA tutto normale, fino a quando Elijah non se ne uscì con quella notizia. Erano tutti abbastanza increduli. Non che la cosa in se fosse così sorprendete, ma era l'averla sentita dire da lui, che aveva lasciato di stucco tutti quanti. "Ma sei serio?" chiese Marcus, dopo attimi di silenzio. "Perché se si tratta di uno scherzo architettato da te ad Alice ditelo subito, perché sinceramente, se così non fosse, non saprei nemmeno cosa dire!" aggiunse, continuando a guardare il genero da sotto gli occhiali....
view post Posted: 20/11/2015, 20:34 Appartamento di William - Mission District
Diana
Nome: Diana
Cognome: Lewis
Età: 26
Professione: Barista, aspirante cantante
Carattere: Allegra, dolce ma con la testa sulle spalle.
Storia: Diana era la classica ragazza che al liceo nessuno considerava. Sovrappeso e, proprio per quello, piuttosto timida, ha passato quasi tutta la sua adolescenza da sola. Solo dopo essersi resa conto che non aveva voglia di passare tutta la sua vita in quel modo, è riuscita a dare il meglio di se, dimagrendo e dimostrando il suo vero carattere. Aspira ad essere una cantante, dimostrando più volte di avere una splendida voce.



Diana scosse la testa, ridacchiando "Sono più una a cui piace guardare queste cose, piuttosto che farle." replicò cercando di non ridere. Il punto di vista di William la divertiva particolarmente. Ormai molte cose erano considerate all'ordine del giorno, eppure c'era gente ancora così...antiquata, le sarebbe venuto da dire. "Come ti ho già detto, se fatti bene, sono molto belli da vedere! Ci sono fiere che addirittura fanno dei concorsi per decidere chi si è vestito meglio." aggiunse, pacata. "Tu non hai idea di quante cose puoi vedere quando sei costretta ad accompagnare una persona a guardare il proprio ragazzo a fare queste cose." disse ancora, sorridendo. "All'inizio la pensavo come te, poi ha iniziato a divertirmi guardarli! Almeno non fanno del male a nessuno, ed è sempre meglio quello e passare per svitati che fare qualcosa di peggio." concluse, facendo spallucce e un sorriso tranquillo.
"Comunque penso che, se proprio Dizzy voleva farti vestire, ti avrebbe fatto recapitare il vestito direttamente qui, conoscendolo." disse dopo un attimo, in inizando a ridere. Si era immaginata la possibile reazione di William nel vedersi recapitare a casa il costume di un personaggio di un videogioco o, peggio ancora, di un anime. "E mi sto immaginando la tua reazione se fosse successo!" aggiunse, cercando di riprendere fiato. Non ci riusciva proprio a smettere di ridere nel immaginare la scena...
view post Posted: 28/7/2015, 22:47 Appartamento di Kim - Upper East Side
Maralin:

Maralin fece spallucce "Credo che se lo sia pure dimenticato! Però non ti saprei dire bene!" rispose, pacata, non sapendo esattamente come suo padre era rimasto con la questione. Tra il bambino in arrivo e la proposta di nozze di Jasmine, di certo Dizzy aveva ben altro per la testa per pensare ad altre cose. "Per sicurezza non solleverei l'argomento in sua presenza, almeno per il momento. Ci penserò io a parlargli del fatto che ci siamo rimessi insieme!" concluse, chiudendo li l'argomento, abbastanza delicato, chiamato Dizzy Wallin.
Poi, ascoltando il racconto di Kim, non potè non ridere. "Per fortuna non ci saranno cose così banali! A meno che non esista un qualcosa che abbia a che fare con i funghi che non sia Super Mario!" disse, cercando di smettere di ridere "Comunque anche io mi sono informata un attimo, e ho trovato un costume per la serata!" disse, avviandosi verso l'uscita "Quindi appena finito il giro tu torni qui, così ho tempo di mettermi addosso il costume! Voglio vedere se riuscirai a vedermi la in mezzo!" concluse, aspettando che Kim la seguisse...
view post Posted: 27/7/2015, 21:26 Appartamento di William - Mission District
Diana
Nome: Diana
Cognome: Lewis
Età: 26
Professione: Barista, aspirante cantante
Carattere: Allegra, dolce ma con la testa sulle spalle.
Storia: Diana era la classica ragazza che al liceo nessuno considerava. Sovrappeso e, proprio per quello, piuttosto timida, ha passato quasi tutta la sua adolescenza da sola. Solo dopo essersi resa conto che non aveva voglia di passare tutta la sua vita in quel modo, è riuscita a dare il meglio di se, dimagrendo e dimostrando il suo vero carattere. Aspira ad essere una cantante, dimostrando più volte di avere una splendida voce.



"Guarda che il cosplay è più di una festa in maschera!" replicò Diana. "Il ragazzo di una delle mie miglior amiche è un cosplayer, ed è anche piuttosto bravo! Ci vuole una cura per il dettaglio maniacale per ricreare alla perfezione l'aspetto di un personaggio! Una cosa che un moccioso non credo riuscirebbe a fare!" aggiunse, guardando William. "E comunque verrò di sicuro, è sempre interessante vedere questo tipo di raduni!" aggiunse ancora, ridacchiando, guardando il ragazzo negli occhi. In effetti a lei piaceva vedere, ma non avrebbe mai pensato a farlo. Le piaceva vedere la passione con cui alcuni ricreavano fedelmente il loro personaggio preferito mentre altri fallivano miseramente, risultando solo ridicoli.
"Però mi chiedo come sia venuta in mente una cosa così a Dizzy!" disse, dopo un attimo di silenzio. "Ormai ho capito che è un tipo alquanto, diciamo particolare, molto esuberante, ma questa cosa è nuova anche per lui!" aggiunse, tornando a guardare William "Almeno da come ho potuto notare! Lui ti ha fatto sapere il perché di questa cosa?" chiese, cercando di non trovare buffa e divertente l'intera situazione. Immaginare William in mezzo ad un gruppo di fanatici di videogiochi e manga era divertentissimo in quel momento, ma non voleva darlo a vedere...
view post Posted: 20/7/2015, 21:13 Appartamento di Kim - Upper East Side
Maralin:

Maralin fece un sorriso "Ti amo anche io!" rispose lei, prima di dargli un bacio come si deve. Appena lo sciolse, le capitò di notare l'ora. Ed era in ritardo. Avrebbe voluto restare come Kim, in quel modo, per sempre, ma purtroppo per loro, lei non aveva tutto il giorno. Così si alzò "Mi piacerebbe restare, ma devo scappare!" disse, rimettendosi un attimo a posto. Le dispiaceva, ma purtroppo doveva svolgere delle commissioni. "Devo fare delle commissioni per mio padre. Per stasera ha organizzato una serata cosplay! Dice che attirano un casino di gente!" spiegò, cercando nella borsa una lista, passandola a Kim.
Sul foglio c'erano scritte, con la grafia di Dizzy, tutta una serie di cose che era stato affidato a lei comprare, tutte cose che avevano a che fare con i fumetti e i manga. "E conta che Terry ne ha una altrettanto lunga! Si è informato anche troppo!" aggiunse, prima che le venisse un idea. "Ti va di accompagnarmi?" chiese, guardando Kim...
view post Posted: 16/7/2015, 21:59 Appartamento di Kim - Upper East Side
Maralin:

Maralin ricambiò quel bacio come se non baciasse qualcuno da una vita. Eppure ogni cosa le era ancora familiare, come se non si fossero visti dal giorno prima. "Si, voglio restare!" disse, interrompendo quel bacio, abbracciandolo. Sarebbe rimasta in quel modo per l'eternità, ma sapeva che doveva lasciarlo andare, o rischiava di finire a letto con lui. Non che non si sentisse pronta, ma aveva paura che fosse ancora troppo presto per ritrovare quel tipo di intimità. Così alla fine sciolse quell'abbraccio, andandosi a sedere sul divano.
"Mi sembra ieri che guardavo da questa finestra, pensando a com'ero felice in quel momento." disse, girandosi un attimo verso l'enorme vetrata. "Voglio veramente rivivere quei momenti, creandone anche di nuovi"" aggiunse, guardando il ragazzo. Quei lineamenti, quegli occhi, di un azzurro glaciale, identici a quelli del Generale. Ogni volta che lo guardava, si sentiva completamente persa, anche se era ben consapevole che non era innamorata di lui per un mero fattore estetico. Sapeva bene cosa poteva dare Kim Fenix, e non voleva perderlo, non più..

(un po' corto, ma la stanchezza si fa sentire. Domani lo aggiusto, prometto)
view post Posted: 15/7/2015, 22:18 Appartamento di Kim - Upper East Side
Maralin:

Quella casa non era cambiata di molto. Certo, alcuni dettagli, quelli troppo esagerati, erano spariti, in favore di un qualcosa di più funzionale, ma per il resto era sempre la stessa. Non sembrava nemmeno il luogo perquisito da un intera squadra dell'Esercito, anche se quello sembrava successo una vita prima. Maralin notò come si era vestito Kim, ma preferì non pensarci, almeno non in quel momento. "Spero di non averti disturbato!" disse, ricambiando il sorriso, riportando lo sguardo alla casa. Si sentiva stranamente nervosa, quando non doveva esserlo. Prese un bel respiro e tornò a guardare Kim.
"Ultimamente, con tutto quello che è successo, ti ho pensato!" esordì, facendosi coraggio. "So di essere sparita nel nulla, senza nemmeno provare a chiarire le cose tra noi. Non è stata una mossa molto furba!" ammise, cercando di trattenere gli occhi lucidi. "Però avevo bisogno di un po' di tempo per me, per pensare. Ci ho messo mesi a capire quello che in fondo sapevo già!" aggiunse, facendo di nuovo un profondo respiro "Mi manchi! Mi sei sempre mancato!" disse, liberandosi finalmente di un peso. Ora che lo aveva detto, avrebbe accettato qualsiasi cosa sarebbe successa...
view post Posted: 15/7/2015, 21:04 Appartamento di Kim - Upper East Side
Maralin:

Maralin sapeva dove trovare Kim. Lo sapeva fin troppo bene. Solo perchè avevano dei problemi, lei non aveva mai smesso di chiedere di lui, di informarsi su come stava, su come se la passava. Sapeva tutto, compreso che in quel momento lui era a casa sua. Erano passati due mesi da quando chi aveva tentato di uccidere lui e Jack Prescott era finito dietro le sbarre, con uno dei processi più veloci e a senso unico della storia giudiziaria. Si sentì sollevata quando la giuria sentenziò la colpevolezza di quell'uomo, almeno si erano tolti un peso.
Prese il suo cellulare e gli scrisse un messaggio: "Sono qui sotto, dobbiamo parlare. Fammi salire per favore" Semplice e diretto, anche se spedirlo fu un tuffo al cuore. Gli mancava, ma non aveva mai voluto veramente ammetterlo. Almeno fino a quel momento. Sperava di poter chiarire con lui, in un modo o nell'altro...
view post Posted: 20/9/2014, 19:12 Villa Fenix - Prescott Street
Nome: Marcus
Cognome: Fenix
Età: 60 anni
Professione: Generale dell'Esercito
Carattere: Buono, intelligente, ma facilmente irascibile.
Storia: Dopo aver scontato 4 anni in un carcere, Marcus si è fatto una reputazione di eccelso soldato durante le varie missioni affrontate, guadagnando sul campo promozioni e decorazioni. All'età di 50 anni, riesce ad ottenere la carica massima dell'Esercito, realizzando così un aspirazione durata un intera vita. Gestisce al meglio la base di San Francisco, sua città natale e dove ha deciso di tenere la sua sede, anche se, in certi periodi, deve continuare a viaggiare da li a Washington.
Armi: Pistola, Fucile d'assalto MK2 Lancer



"Che avessi sempre potuto contare su di te non lo metto in dubbio!" rispose pacatamente Marcus. Aveva capito che Kim se l'era presa per quello che gli aveva appena detto, che stava pensando a chissà cosa, ma doveva incolpare solo se stesso. Era lui quello che per anni aveva fatto credere che a lui importassero solo i soldi. "E' solo che ora lo stai dimostrando veramente! Fino a pochi anni fa, sinceramente, non sembrava così!" ammise, tornando a guardarlo. Era da quei momenti che capiva che Kim non era mai maturato, che capiva che il figlio era rimasto un ragazzino. "Non è ancora in grado di reggere una critica negativa!" pensò, prima di alzarsi. "Credo che a tua madre avrebbe fatto piacere vederti, ma se vuoi andare non ti trattengo! Effettivamente, dovrei tornare anche io a lavorare!" disse, avvicinandosi alla porta. "Stai attento e se hai bisogno, per il discorso avvocati, fammi pure uno squillo!" concluse, aspettando il figlio...
view post Posted: 17/9/2014, 14:28 Villa Fenix - Prescott Street
Nome: Marcus
Cognome: Fenix
Età: 60 anni
Professione: Generale dell'Esercito
Carattere: Buono, intelligente, ma facilmente irascibile.
Storia: Dopo aver scontato 4 anni in un carcere, Marcus si è fatto una reputazione di eccelso soldato durante le varie missioni affrontate, guadagnando sul campo promozioni e decorazioni. All'età di 50 anni, riesce ad ottenere la carica massima dell'Esercito, realizzando così un aspirazione durata un intera vita. Gestisce al meglio la base di San Francisco, sua città natale e dove ha deciso di tenere la sua sede, anche se, in certi periodi, deve continuare a viaggiare da li a Washington.
Armi: Pistola, Fucile d'assalto MK2 Lancer



"Se ti viene sete bevi dell'acqua, di solito, non degli alcolici. Specialmente da appena svegli!" rispose Marcus, guardando severamente il figlio. Non gli piaceva che gli rubasse così la sua riserva. "Comunque potrei chiedere se mi è possibile assisterti! Se ti fa stare più tranquillo!" aggiunse. Era la prima volta che Kim diceva una cosa del genere. Non sapeva se era per quelle ore passate nella foresta o perché forse stava iniziando finalmente ad aprirsi di più, ma la cosa gli faceva in qualche modo piacere. "Per Jack si, è meglio che vi sentiate a fine processo, quando il vostro caro amico è al sicuro dietro le sbarre!" concluse, sospirando.
Restò un attimo in silenzio, guardando fuori dalla finestra. "Devo ammettere una cosa!" disse dopo un po' girandosi verso Kim "Mi fa piacere che tu ti preoccupi per la mia salute!" aggiunse, sedendosi poi vicino al figlio. "Ho sempre avuto l'impressione che io e te fossimo incompatibili! E non immagini nemmeno quanto ci stavo male!" spiegò, guardandolo. "Però da un po' di tempo, ho notato che sei cambiato! E la cosa, come padre, mi fa piacere!" spiegò ancora, pacato. "Perché mi fa capire che potrò contare anche su di te quando sarò più vecchio!" concluse, sorridendo...
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