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Nome: Kim Cognome: Fenix Età: 25 anni Professione: impiegato Carattere: Kim e' un ragazzo socievole,spigliato e molto sveglio;instaura facilmente rapporti con tutti,ed e' piuttosto sicuro di se',non solo grazie al proprio aspetto fisico,ma anche grazie alla sua posizione sociale,che lo colloca in una famiglia economicamente agiata.Le sfide non lo spaventano,purche' non riguardino il mondo del lavoro!Kim e' infatti estraneo alle responsabilita' più serie,ma conosce alla perfezione come muoversi nella vita mondana,fatta di vizi e piaceri,e alla quale dedica le sue intere giornate.Ama viaggiare ed e' raro che resti per più di tanto in un solo posto...dei suoi fratelli e' forse il meno legato alla famiglia,proprio per via della sua continua ricerca di liberta'...il futuro lo ha sempre preoccupato poco,mentre di rado rinuncia agli eccessi. Storia: Kim e' nato alla base di Roma,quando suo padre era ancora un soldato semplice che lavorava li'.Fratello gemello di Alice e' tuttavia sempre stato diverso da lei...entrambi hanno una spiccata capacita' di mettersi nelle situazioni più complicate o spiacevoli,ma a differenza della sorella lui tenta difficilmente di cambiare il proprio stile di vita,e si preoccupa ancor meno dei dispiaceri o delle pene causate ai suoi genitori.Ha frequentato le scuole a San Francisco,dopo la nomina del padre a generale e dopo la maturita' non ha mai pensato di trovarsi un lavoro,arrivando all'eta' di 25 anni totalmente immerso in una vita agiata e priva di impegni.
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In altre circostanze Kim non avrebbe mai preso quell'orrendo maglione ( ) da suo padre, ma stavolta accettò senza obiettare e non ci pensò due volte ad indossarlo! Il sole era ormai quasi del tutto alto nel cielo, ma ci sarebbe voluta qualche ora prima che riuscisse a sciogliere la neve e a riscaldare l'atmosfera. Grazie! gli disse, per poi aggiungere Non ne so granchè, ma credo che in montagna tramonti prima...in ogni caso dobbiamo muoverci, con te in queste condizioni non potremo procedere troppo velocemente mentre parlava, nell'aria si condensavano nuvolette del suo respiro. Si guardò intorno, alla ricerca di un albero abbastanza alto, o di un promontorio...non era bravo nelle scalate, ma le rocce erano molto meglio di un tronco come appiglio; dopo svariati minuti, finalmente scorse qualcosa che faceva al caso loro. Si trattava di un masso piuttosto grande, piatto sulla cima e con diverse sporgenze ai lati Io vado da quella parte disse a suo padre L'arrampicata non mi sembra particolarmente difficoltosa. Tu aspettami qui, e cerca nel tuo zaino qualcosa di utile...una corda magari, o uno di quei razzi segnalatori. Se siamo abbastanza fortunati forse qualcuno ci vedrà detto questo indossò un paio di spessi guanti imbottiti, sempre di Marcus, e si avviò verso la roccia. Quando fu sotto di essa, Kim si accorse di averne sottovalutato la distanza dal suolo...tuttavia, dopo aver preso un profondo respiro, cominciò a salire. Un piede dopo l'altro, una mano davanti all'altra, facendo ben attenzione a sostenersi nelle incavature naturali...il freddo gli sferzava il volto, arrossandogli le gote e il naso...nonostante i guanti, sentiva le dita intorpidite Ci sono quasi papà! gridò per farsi sentire.
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