GDR Stay Alive

Una ricerca non proprio entusiasta

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view post Posted on 31/10/2012, 13:20




Narrato
Parlato
"pensato"
Scheda Kris


Dublino. Perché Dublino? Perché accidenti doveva andarci?
"Non farti troppe domande" pensò, torvo. Si era trovato in zona, o meglio, il maestro aveva fatto in modo che lui ci si trovasse, e quindi doveva lavorare. Con un ringhio frustrato, Kris riprese il cammino, accanto a una strada stracolma di negozi cinesi. Pioveva appena, e ciò rendeva il paesaggio indistinto e grigio. Un grigio continuo. Be', quello per lo meno gli piaceva. Da quando era morto aveva provato una certa avversione per il sole. Quel paesaggio deprimente, dal quale tuttavia spuntavano come macchie di colore il verde intenso degli alberi e dell'erba, tipico di quel paese, lo rilassava. Kris alzò gli occhi rossi al cielo, coperti da due lenti a contatto scure, per nasconderne l'innaturale colore agli esseri umani con i quali si mescolava da anni, osservando la pioggia cadere. Il suo viso bianco la accolse senza fare lo schizzinoso, e la frescura gli provocò piacere, su quel corpo che ben poco sentiva. Era vestito con un paio di jeans scuri, scarpe da ginnastica un po' rovinate, una camicia coperta da un sottile maglione nero e sopra a tutto un cappotto nero lungo fino a mezza coscia, con cappuccio alzato sui capelli corvini. Chiuse gli occhi, sospirando.
Erano di nuovo anni che giravano come trottole alla ricerca di Algebal. Era inutile, finché i suoi poteri non si fossero rivelati avrebbero potuto continuare a cercare per anni senza trovarlo. Era come un ago in un pagliaio.
Sospirò ancora, fermandosi sotto la pioggia, davanti ad un negozio di vestiti, adesso. Be', doveva controllare la città per come poteva, in ogni caso. Dunque... Da dove cominciare?
 
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-Nathaniel-
view post Posted on 1/11/2012, 20:19




Quel giorno si trovava a Dublino per lavoro. Purtroppo, essendo insieme ad una sua collega, era stato costretto a prendere un taxi fino all'aeroporto di Londra e poi imbarcarsi su un volo. Decisamente meno comodo che viaggiare col teletrasporto!
Arrivati, una macchina privata li aveva prelevati per portarli in albergo...quella sera avrebbero avuto una cena a casa del capo dell'FBI, dovendo concordare con lui una campagna pubblicitaria che risultasse efficace al fine di fargli ottenere un maggior numero di voti rispetto all'avversario.
Nel pomeriggio, tuttavia, non avevano impegni. Così, dopo aver sistemato la valigia nella sua camera, e salutato Catrine, Nathaniel era uscito a farsi un giro per le strade della città...non tanto perchè fosse interessato alla sua architettura, e tanto meno ai suoi negozi, piuttosto per la necessità di prendere una boccata d'aria. Negli ultimi tempi il suo medaglione lavorava incessamente nel tentativo di assorbire i suoi poteri negativi, ma spesso non bastava...e capitava non di rado che avvertisse nel profondo un bisogno viscerale di uccidere.
Giunto sulla via principale, i suoi occhi si guardarono attorno frenetici...a quell'ora i marciapiedi erano affollati, un solo gesto e si sarebbe procacciato il divertimento per le ore successive di quella giornata...tuttavia, mietere vittime alla luce del giorno e sotto gli occhi di tutti, non rientrava nei programmi del Demone. Socchiuse gli occhi, alzando il volto al cielo...non aveva con sè un ombrello, e la pioggia picchiettò la sua pelle alleviando l'ardore del suo spirito...quando tornò a guardare la strada, lo vide.
Un ragazzo, che non poteva avere più di 18 anni all'incirca, immobile davanti ad una boutique. Nulla di strano, certo, non fosse stato per l'aura malvagia che percepiva...così predominante da stuzzicare perfino il male celato nella sua stessa anima...quasi si fiondò sull'attraversamento pedonale, rischiando per un soffio che una macchina lo investisse. Incurante del suono del clacson, arrivò alle spalle del misterioso sconosciuto...

Edited by -Nathaniel- - 2/11/2012, 14:56
 
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view post Posted on 2/11/2012, 10:40




Kris ne ha una quarantina reali, ma ne dimostra diciotto, l'età in cui è morto :) puoi correggere? ^^

Gli occhi di Kristian saettarono, gelidi, verso la gente. Era piuttosto lontano dalle persone, in una strada secondaria, ma... Qualcosa non gli tornava. E poi, un po' in ritardo, notò la figura che si muoveva troppo rapidamente per la folla umana. Lo individuò udendo il clacson della macchina che per poco lo aveva investito. Si voltò, e quello lo raggiunse.
Il primo istinto fu di prenderlo per la gola, mandarlo a schiantare da qualche parte e sparire. Non erano mai stati dei santi, e quei bastardi protettori di Algebal erano molto potenti. Non erano mai al sicuro, erano diventati tutti molto sospettosi verso tutti, e Quell'individuo che gli si era così violentemente avvicinato era decisamente sospetto. Ma bravo Kris, e ci sei arrivato tutto da solo? Quasi quasi si sarebbe dato un biscotto di premio da solo. Peccato che non mangiasse cibo umano.
Fece un passo indietro, allontanandosi dal bel ragazzo dai capelli chiari che gli si era avvicinato. La sua bellezza non fece altro che farlo insospettire di più: tutto si poteva dire sui seguaci di algebal tranne che non possedessero bellezza divina. Ci credo, due erano angeli e l'altra un demone di alto grado... Di nuovo ebbe l'istinto di estrarre il pugnale che aveva sotto i vestiti e di tagliargli la gola, all'istante. Invece si fermò, limitandosi solo a gelarlo con lo sguardo e chiedere: Desidera qualcosa? con voce gelida.
Non poteva mettersi ad ammazzare un tizio in mezzo ad una strada che, anche se non affollata, aveva una certa circolazione di persone ed autovetture. Strinse i denti, trattenendosi dal ringhiare. Lo avrebbe fatto a pezzi, se solo si fosse avvicinato. O, ancora meglio, se avesse anche solo avuto una mini prova su un suo qualche coinvolgimento con quei bastardi di Algebal gli avrebbe tagliato mani e piedi e poi lo avrebbe portato dal maestro.
Per il momento, però, si limitò ad aumentare di un minimo la distanza tra loro con un passo indietro ed un'occhiata gelida. Morta.
 
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-Nathaniel-
view post Posted on 6/11/2012, 20:27




scusami, avevo corretto :) Ps: scusa anche il ritardo, ma sono un pò impegnato con lo studio!


Il ragazzo si voltò affatto sorpreso, e con un’espressione di ghiaccio ad indurirgli i tratti del viso…in un attimo, Nathaniel realizzò che la sua “comparsa” era stata precipitosa e fuori luogo…la domanda del giovane, sebbene appurato che questo non fosse umano, era più che legittima. E lui non aveva una valida giustificazione alle sue azioni…nei minuti di silenzio che seguirono, lo sconosciuto rimase a guardarlo, e il Demone non di meno si mostrò curioso nei suoi riguardi.
Non gli serviva utilizzare tutti i suoi poteri per capire cosa gli stesse frullando nella testa…era diffidente, e probabilmente, se solo le circostanze lo avessero permesso, non avrebbe esitato ad attaccarlo. Le sue sensazioni, non ebbero bisogno di conferma…la negatività emanava da lui parlava da sola…tuttavia, per Nathaniel non era ancora il momento di mettersi sulla difensiva…il suo potenziale “avversario” non era uno sciocco; con quelle poche persone che ancora camminavano nei paraggi, si sarebbe guardato bene dal dare spettacoli. Stessa cosa, del resto, valeva per lui. Ma erano ancora lì…l’uno di fronte a l’altro, e lui senza un valido motivo che potesse trattenerlo ancora in presenza di quell’individuo.
Lo vide arretrare, non per timore certo...i suoi occhi due lame taglienti e gelide...mosse appena le labbra, nel tentativo di rispondere al suo quesito Nulla, in verità...non ancora, almeno il tono della sua voce risultò inespressivo E' stata la tua aura a condurmi da te ammise senza giri di parole, per poi aggiungere ancora Poche creture ne possiedono una così malvagia...ma so per certo che non sei un Vampiro. Allora...cosa sei?
 
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view post Posted on 7/11/2012, 15:18




L'aura. Già, una bestia davvero bastarda. Non aveva più un anima, la aveva persa con la sua morte, dunque non poteva controllarne gli effetti o limitare la sensazione di magia oscura che emanava il suo corpo morto e maledetto. Poteva essere ucciso solo da un'arma o una magia divina estremamente pura che gli trapassasse il cuore, ma la controindicazione era proprio lo svettare tra gli immortali come una bestia dall'aura oscura e maledetta. Alcuni dei suoi fratelli erano così fisicamente oscuri da uccidere le piante più deboli intorno a loro, ovunque andassero. Ancora più scomoda della sua, di aura.
Lo guardò, gelido. Non poteva ammazzarlo, oppure lo avrebbe già fatto. Rapida, la sua mente vagliò tutte le possibilità... Neanche l'altro poteva colpirlo così, tra la gente, oppure era certo che l'avrebbe già fatto. Dunque o era un immortale idiota passato lì per caso oppure era un bastardo di Algebal, venuto per parlare. In ogni caso, con noncuranza, mise una mano nella testa della giacca, sempre rigido e sospettoso. Le sue dita morte si chiusero sulla superficie dello specchio che lo collegava al suo maestro. Se fosse successo qualcosa di degno di nota lui lo avrebbe saputo istantaneamente...
Ma davvero. disse, piatto Forse dovrei prenderlo come un complimento. non capiva cosa fosse l'altro. Se umano o altro, gli era precluso a causa della pioggia, che ne mascherava perfettamente l'odore. E non ci voleva. Prima dimmi un po' chi sei tu, e poi vediamo di evitare di fare cose spiacevoli. disse, perfettamente calmo. Si rilassò, e parve una persona normale in procinto di continuare una piacevole e rilassata conversazione.
 
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-Nathaniel-
view post Posted on 18/11/2012, 17:19




I tentativi del ragazzo di sembrare calmo furono vanificati dalle sue parole, che tradivano una strana inquietudine, turbamento per qualcosa...non avrebbe mai pensato nemmeno lontanamente che potesse aver paura o seggezione di lui. C'era dell'altro...era come se si aspettava una mossa falsa da parte sua, così da avere una scusa più che ragionevole per farlo fuori. Ma questo comportamento era proprio di una persona che avesse un segreto...e facesse di tutto per celarlo.
Doveva essere così importante da minare la sua fiducia nel profondo. Nathaniel rimase in silenzio per qualche altro minuto...prima di gettarsi nuovamente un'occhiata intorno, accertandosi che nessuno li stesse ascoltando. Poi rispose Sono un Demone. E' per questo che ho percepito la tua energia tacque qualche istante, per dar modo al suo interlocutore di assimilare le informazioni, e aggiunse in seguito Ma c'è una cosa che davvero non capisco... socchiuse gli occhi, che divennero più freddi Non riesco a percepire alcun segno di vita nel tuo corpo. Eppure mi stai davanti, e mi parli...cosa sei? insistette ancora...non aveva l'aspetto di uno zombie e nemmeno di un succhia sangue. Anzi, dubitava perfino che nelle sue vene ne scorresse una sola goccia...sua o di qualcun altro.
Sentiva che le sue domande stavano pungolando il suo interesse, mettendo tuttavia a dura prova la sua pazienza...non escludeva la possibilità di un attacco a sorpresa...magari in nome della causa che quel ragazzo portava avanti; dunque avrebbero dovuto cercarsi un luogo più appartato dove continuare la loro conversazione...o iniziare uno scontro.
Spostiamoci da qui suggerì lui Conoscerai sicuramente un posto più consono ai nostri...affari. Sorrise sghembo, fissandolo in volto. Quel volto spento, e privo di ogni espressività...






 
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view post Posted on 19/11/2012, 11:24




Kris ebbe voglia di ghignare. Un demone! Ma non un'emozione apparve sul suo viso. Tecnicamente parlando questo metteva il ragazzo fuori dalla lista dei possibili alleati di Algebal. Nathlija, l'unico demone che lo serviva, era una traditrice, e l'inferno la voleva morta. Mentre loro erano tutt'altro che dei bravi ragazzi... Più di una volta avevano combattuto insieme a dei demoni. Abbastanza perché lui sapesse che tutto si poteva fare con un demone tranne che fidarsi di lui. Tuttavia, Kris alla notizia parve rilassarsi. E dopotutto, gli conveniva davvero stare più tranquillo, oppure nonostante i buoni propositi per la tensione omicida che emanava avrebbe finito comunque per aprirlo in due. Dopotutto, gli ci si sarebbe voluto poco.
Un demone! Ma davvero... e quando l'altro osservò l'assenza in lui di qualsiasi segno vitale represse con ancora più forza il desiderio di ghignare. Alzò un sopracciglio, mentre come al solito la bugia gli sorgeva spontanea sulle labbra perlacee. Alzò una mano, facendogli cenno di aspettare, e chiuse gli occhi, concentrandosi. In realtà ormai non ne aveva bisogno, ma era sempre meglio mostrarsi più deboli e lenti di quanto non si fosse in realtà. Dopotutto, lui non sapeva niente dell'altro. Mostrando di concentrarsi, mormorò, piano Ascolta meglio.
Dopo pochi minuti, come impercettibile, poi più forte, l'oscurità nelle sue vene si mosse, sotto il potere di Kris. Non palpitò, come quando era colma di potere, ma semplicemente iniziò a scorrere, come vero e proprio... Sangue... Persino il cuore, a fatica, circondato da oscurità, riprese a battere, forzato. Non c'era più vita in quel corpo, ma poteva comunque controllarlo... Ed in un istante fu travolto dal dolore. Se non fosse già stato pallido sarebbe sbiancato completamente, perché aveva praticamente rimesso in moto le funzioni vitali di quel corpo, che urlava, impazzito, lanciando segnali di prossima morte a tutto il cervello. Inspirò, lentamente e perfettamente controllato, nulla che esternamente mostrava il suo dolore, sempre ad occhi chiusi, come concentrato. Ora il suo corpo era tecnicamente vivo... Ed era straziante. Aprì gli occhi coperti da lenti a contatto scure, che nascondevano perfettamente l'iride vermiglia, mostrando calma assoluta. E si mostrò più amichevole.
È mero controllo. Non sentivi nulla, non è vero? Ed ora... Di nuovo nulla. e dicendo questo, terminò di agire sul suo corpo. L'oscurità tornò statica nelle sue vene, il cuore smise di pompare e il dolore scomparve completamente. Tutto in lui comunicava nuovamente morte, ma non smise di respirare. Se il mio cuore non batte e non emano odore, resta solo l'aura. Ma è solo uno schermo, un'illusione. E tu ci sei cascato. disse, con un sorrisetto, come a suggerire che lui stava benissimo, ma era così potente da celare a chiunque un qualunque suo segno vitale. Quando in realtà era morto. Ma era un ottimo monito.
Quando però l'altro pronunciò la parola "affari" tutto in Kris inizio ad urlare pericolo. Una lunga serie di campanellini d'allarme risuonarono nella sua mente, e ebbe la forte tentazione di evocare oscurità sulle sue dita a formare degli artigli ed attaccare alla gola seduta stante il suo interlocutore. Invece, socchiuse solo gli occhi, alzando poi un sopracciglio, senza irrigidirsi ma rimanendo rilassato. Finalmente sorrise, chiudendo gli occhi e scrollando le spalle. Si infilò le mani nella tasca del cappotto, voltandosi, sotto la pioggia. Be', come preferisci, credo. Come ti chiami? disse, incamminanodosi con calma, e senza voltarsi. Sotto al cappotto, invisibile, dato che gli stava dando le spalle, l'ombra creata tra il cappotto ed il suo corpo si animò, invisibile, pronta ad un'eventuale difesa. Nascosto allo sguardo dell'altro, smise di sorridere, apparendo di nuovo come un mostro inumano. Tuttavia, la sua voce rimase lieve ed inalterata, quando gli disse Vieni. con leggerezza.
Si incamminò, confidando di essere seguito, verso l'uscita della strada. A pochi isolati aveva visto un cantiere in costruzione. Doveva essere una scuola o un altro edificio che stavano demolendo... Le pareti c'erano ancora, ma era disabitato e sicuramente con quel tempo nessuno stava lavorando. Era vasto, vecchio e vuoto. Perfetto. Ed era lì che si stavano incamminando.
Il punto era: il ragazzo di cui ancora ignorava il nome mentiva o meno? E se non mentiva, poteva essere sempre un ex amante di Nathlija o un demone fuggito dall'inferno come lei che aveva trovato in Algebal e gli altri dei validi protettori. E accidenti, se erano validi... Kris mentiva come respirava, e di certo non si poteva permettere di fidarsi di uno comparso così dal nulla.

Controllo dell'ombra: i poteri di Kris sono legati all'oscurità, quella stessa oscurità che gli scorre nelle vene e che è l'origine dei suoi poteri. Kris può controllare, modellandola, la propria ombra e tutte le ombre che evoca e con cui questa entra in contatto, donandogli la consistenza che meglio preferisce. In caso di luce intensa le ombre si dissipano, in caso di buio si rafforzano.


Edited by S h a u l » » - 20/11/2012, 05:34
 
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