GDR Stay Alive

Strano posto per incontrarsi, per Nate

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-Lorelai-
view post Posted on 19/1/2013, 18:10




Sembra impossibile che alcuni luoghi esistino realmente, eppure è così!!
Atlantide, l'isola che secondo le leggende umane è misteriosamente scomparsa esiste realmente, nei fondali marini, popolata come qualsiasi altra isola e solcata da grandi tunnel di vetro con tutt'attorno acqua.
Spiriti marini e persone speciali posso vivere tranquillamente in quel mondo, quasi parallelo, come se niente fosse...
E' li che si trova una delle tante dimore del divino Poseidone, il Dio del Mare, ed è uno dei pochi luoghi in cui Lorelai può muoversi senza ricevere troppi sguardi truci...
Anfitrite, la moglie ufficiale di Poseidone, infatti non ha mai visto di buon occhio le scappatelle del marito e così non è molto amante dei suoi figli illegittimi sparpagliati sulla terra ferma...nemmeno Tritone vede di buon occhio i suoi "fratelli e sorelle", perciò per Rory, non è così semplice girare liberamente presso il palazzo reale negli abissi del mare...ma a volte, anzi, molto spesso, la voglia di vedere il padre si fa sentire.
Quando era piccola suo padre aveva optato, quindi, per incontrarsi, di tanto in tanto presso Atlantide, oltre che sulla terra ferma. Le aveva dato la possibilità di immergersi nel suo mondo e vederlo sotto le sue reali forme di tritone e non solamente come il bell'uomo che aveva conquistato il cuore di sua madre.
Anche se era periodo di scuola era comunque riuscita a trovare alcuni giorni per se per poter andare ad Atlantide, incontrare suo padre, e girovagare in mezzo a quelli che, come lei, potevano avere la fortuna di visitare quei luoghi.
C'erano anche hotel ed alberghi e Rory ne aveva prenotato uno per alcuni giorni.
Era arrivata ad Atlantide con un giorno in anticipo rispetto all'appuntamente concordato con suo padre attraverso uno dei tanti messaggi iride per potersi godere un po' di tempo per se e quel panorama. Aveva depositato i bagliagli dove avrebbe alloggiato e vestita di tutto punto aveva iniziato a percorrere uno di quei tubi trasparenti immersi nell'oceano.
Le persone del luogo, tutte con la pelle particolarmente diafana, erano cordiali con lei e la salutavano ad ogni suo passo.
Mentre camminava per quelle "vie" i suoi occhi guizzavano da un negozietto all'altro ed anche se, oramai, conosceva abbastanza bene quei luoghi rimaneva sempre incantata di fronte agli oggetti bizzarri che si potevano trovare.
Ad un certo punto si fermò, prendendo in mano un costume fatto solamente con delle conchiglie...si, due grosse conchiglie lilla che formavano la coppa per il seno, proprio come quello della Sirenetta Ariel.
Lo stava fissando...ed un sorriso ebete le si formò sul volto...legati, forse, a qualche ricordo o desiderio.
 
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-Nathaniel-
view post Posted on 24/1/2013, 01:56




// attenzione: ciò che segue è mezzo hard u.u //

La luce era stranamente vivida...il sole riverberava sulla sabbia rendendola accecante...a stento Nathaniel riusciva a tenere gli occhi aperti; sentiva il rumore del mare, un rombo intenso che scrosciava nelle sue orecchie, eppure...non poteva vederlo...che fosse così lontano?
Ogni passo gli costava un enorme impiego di energia, e gli pareva di muoversi di soli pochi centimetri ogni volta. Però aveva una meta, uno scopo da raggiungere...davanti a sè...si, quella era la direzione giusta da seguire. Il tempo non esisteva, dissolvendosi come i mulinelli di sabbia che sollevava camminando...poi, d'un tratto, sentì il suo corpo farsi meno pesante, e l'oceano più vicino ai suoi piedi, tanto che la risacca di un'onda li ricoprì completamente. Solo allora si accorse di non indossare scarpe...nè vestiti...e in quello stesso frangente, una delicata brezza marina avvolse le sue membra, portando con sè l'odore salmastro e pungente dei flutti.
Poco oltre dal punto in cui era, una sagoma si stagliava contro l'azzurro del cielo terso, i suoi contorni, tuttavia, erano irregolari...non la riconobbe. Ma la consapevolezza che dovesse raggiungerla si fece strada dentro di sè...così accelerò l'andatura, e senza sforzo si ritrovò a pochi passi dall'ombra misteriosa. Tese una mano, provando a sfiorarla, ma quella si allontanò ancora...riprese quindi a camminare, e poi a correre...ogni volta che gli sembrava di riuscire a toccarla, scopriva una nuova distanza tra loro. Infine, Nate cessò "l'inseguimento"...e allora fu la stessa ombra ad avvicinarsi a lui...lentamente il suo profilo acquistava un volto, e un aspetto definito...la prima cosa che gli fu permesso di notare, erano i capelli...molto più lunghi dall'ultima volta che l'aveva vista, e che si avvolgevano morbidi intorno alle sue gambe nude e bagnate dal mare. Quella visione gli provocò un fremito...la sua pelle brillava sotto i bagliori del sole...poi risalì lungo le sue braccia, tese sui fianchi, e infine il volto...gli sorrideva...rimase ad osservare le sue labbra a lungo, prima di abbassare lo sguardo, constatando che anche lei era senza nulla addosso...i suoi seni turgidi e rosei catturavano i riflessi della luce...Lorelai. Fece per aprir bocca, ma tutto scomparve in un turbinio di colori confusi...


Nate aprì bruscamente gli occhi, ritrovandosi a fissare il soffitto della sua stanza, immersa nel buio...poche luci filtravano dalla finestra, provenienti dai lampioni sulla strada. Aveva il respiro affannato, e il cuore palpitava nel suo petto...per non parlare dell'eccitazione che provava...si passò una mano sulla fronte, strizzando più volte gli occhi e costringendosi a scordare quelle fantasie.
Ma inevitabilmente, il sonno era sparito con quelle immagini...l'ultima volta che aveva visto quella ragazza, era stata in occasione della festa di Natale. Che senso aveva ripensarci adesso?!
Vinto dal nervoso si tirò a sedere, sospirando...e prendendo una decisione nell'immediato. Poco dopo, armato di jeans e di una felpa pesante, era sulla spiaggia...mancava ancora qualche ora all'alba, e l'aria era pungente, gelida. Ma, proprio come nel suo sogno, sapeva come muoversi e cosa fare.
Si concentrò a fondo, e il teletrasporto lo condusse su alcuni picchi rocciosi in mezzo all'oceano...il vento sferzava forte il Demone, costringendolo a piegarsi leggermente in avanti per non scivolare...la distesa d'acqua era scura come gli abissi più neri e il vortice che vi si apriva in mezzo pareva la bocca dell'Inferno. Una volta lì dentro, la sensazione sarebbe stata spiacevole.
Tre...due...uno...spiccò il balzo, finendo dritto nei "gironi" della morte...i flutti agitati lo soffocarono in breve tempo, l'acqua si riversò minacciosa nei suoi polmoni, togliendogli il respiro...si, era come morire.
Questione di pochi istanti...il vortice infuriato lo trascinò a fondo, sempre più in basso...finchè l'oceano sopra la sua testa tornò ad essere calmo, e i raggi della luna quasi morente a specchiarsi sulla sua superficie...il mondo sommerso, Atlantide. Nate atterrò all'interno di uno dei grandi tubolari di vetro trasparenti, che fungevano da strade di raccordo in quel mondo sottomarino. Non era mai stato lì...ma immaginava che, in quanto figlia di Poseidone, Lorelai fosse solita andarci...era dunque il solo posto dove poteva cercarla. I suoi abiti erano tornati subito asciutti dopo aver passato il vortice...allo stesso modo dei capelli...si guardò le mani, incredulo...e la necessità di dover introdurre aria nei polmoni era svanita, insieme all'impressione di soffocare. In un certo senso, era come se non si fosse mai mosso dalla terra ferma.
Scelse una direzione, una delle vie più percorse e popolate di negozi e case, e vi si diresse...alla ricerca del suo "sogno".
 
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-Lorelai-
view post Posted on 24/1/2013, 17:09




Quanto tempo era passato? era estate quel giorno, o meglio quella sera...
Un nome, uno soltanto, che le era rimasto impresso nella mente insieme a quei capelli castano chiaro, quasi biondo, che gli ricadevano sul viso comprendo in parte i suoi occhi chiari.
Non l'aveva più dimenticato dalla sua testa, l'aveva ricordato più e più volte, eppure non l'aveva più incontrato...Forse si erano ritrovati ad una breve distanza l'uno dall'altro, ma qualche strano scherzo del destino aveva fatto in modo che non riuscissero più a parlarsi come si comanda.
Un pensiero ridicolo le passò nella testa mentre con le sue mani accarezzava piano quelle coppe a conchiglia lilla facendola arrossire. *gli piacerebbe?* e cambiare subito pensiero *ma cosa va a pensare Rory? non l'hai più incontrato...nè visto...nè niente...NIENTE* senza riuscire, però, a posare quel bikini...come se qualcosa la trattenesse.
Guardò il biglietto del prezzo e sussultò...era troppo caro per lei...non poteva permetterselo...non con i soldi che guadagnava sulla Terra per lo meno...
Sarebbe stato corretto chiedere a suo padre un prestito? per poi non usarlo nemmeno una volta magari...o usarlo per poi buttarsi sul letto alla sera con gli occhi arrossati perchè il suo sogno non si era avverato.
Stupida piccola ragazzina ingenua che non era altro...come aveva anche solo potuto pensare per un minuto di aver fatto colpo?
Lei non faceva mai colpo...mai...lei era la "secchiona timida" della classe, quella alla quale nessuno si avvicina, quella troppo tranquilla per far voltare il viso dei ragazzi.
Accarezzò ancora quel costume, appoggiandosi la parte superiore al petto specchiandosi nel piccolo specchio che c'era accanto e vedere come stava.
I pensieri che le scorrevano nella testa le avevano fatto arrossare gli zigomi e vedendosi con addosso il costume da "sirenetta" arrossì ulteriormente...
Sirenetta era un altro appellativo che le era stato dato ultimamente nella nuova scuola solo perchè era la figlia del Dio del Mare...Non era una sirenetta...o per lo meno non si sentiva tale; la sua voce non ammaliava e lei non era così bella.
Dov'era? come poteva fare per incontrarlo di nuovo, anche solo per un istante, ed incrociare quegli occhi chiari e quel ciuffo sexy?
Il battito del suo cuore aveva iniziato ad accelerare di colpo.
-Lo vuole comprare signorina?- disse una voce distraendo Rory dai suoi pensieri.
Rory sbattè le palpebre alzando lo sguardo e dirigendolo verso quell'essere dalla pelle chiarissima, quasi bianca, o meglio verso quella donna che era la commessa del negozio. Avrebbe aquistato quel costume? lo voleva? si...lo voleva...ma come lo pagava?
-ehm...si...cioè...no...non so...cioè...-
Come poteva dire a quella commessa che desiderava quel costume così tento senza sapere nemmeno perchè, ma che era troppo caro per lei? che non se lo poteva permettere?
*oh...perchè?...perchè questo costume mi ha ricordato te?...Nathaniel Archibald?...perchè sento che non voglio posarlo?...ma è troppo caro...*
Nathaniel Archibald...Nate...quello era il nome che le ronzava per la testa...che la vista di un costume le aveva fatto venire in mente...Quegli occhi chiari che l'avevano svegliata sulla spiaggia.
Con rammarico sorrise alla commessa iniziando a portare verso il basso il costume per lasciarlo cadere nuovamente sul tavolo sul quale era appoggiato fino a pochi attimi prima.
Il pezzo di sotto aveva già toccato il piano di appoggio, così come una delle coppe...ma la sua mano non si era ancora staccata del tutto da quell'indumento particolare...
...Perchè?
 
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-Nathaniel-
view post Posted on 25/1/2013, 20:57




Nonostante fosse notte, molti dei negozi e alcune boutique erano aperti; le luci si riflettevano sui tubolari di vetro, dando vita a strane forme ondulatorie, che ricordavano molto le onde dell'oceano...quello stesso oceano che, all'esterno, sembrava quasi inesistente. Non fosse stato per il passaggio di alcuni banchi di pesci, e la presenza di enormi ciuffi di alghe di tanto in tanto, ci si poteva perfino dimenticare di trovarsi nei fondali marini.
Nate non era mai stato in quel posto, la cui leggenda era stata narrata in molte pagine dei libri di mitologia, senza che comunque qualcuno fosse mai riuscito a trovarne l'accesso...nessuno di umano, ad ogni modo. Al suo posto, un altro avrebbe guardato con meraviglia a quel luogo, e a tutte le stranezze di cui era costituito...ma in quel momento, al Demone interessava soltanto la sua ricerca...continuava a camminare, aguzzando lo sguardo, senza poter fare a meno di notare le strane creature del posto. Uomini, donne e bambini avevano una pelle così bianca da sfiorare la trasparenza...le loro orecchie erano spesso leggermente a punta, altre volte invece più rotonde e più piccole del normale; alcuni avevano mani o piedi palmati, altri presentavano piccole fessure sul collo...delle branchie...ma nel complesso, ciascuno ricordava normali esseri umani, solo più affini ai pesci.
Inevitabilmente, attirò diversi sguardi su di sè. Dubbiosi, curiosi, sospetti...ma i più si mostrarono del tutto indifferenti a lui, come fossero abituati a ricevere "visite" di quel tipo. Si fermò a pochi passi da un negozio piuttosto affollato...incuriosito si sporse per guardare all'interno...una donna vendeva monili realizzati con conchiglie e stelle marine...gridava qualcosa, e molte parole non riuscì a comprenderle...altre, tuttavia, sembravano pronunciate nella sua stessa lingua. Erano portafortuna, dunque...una bambina lo urtò, attirando la sua attenzione.
Salve straniero parlava piano, per farsi capire; i suoi grandi occhi scuri lo fissavano ridenti, mentre i suoi capelli color dell'argento le ricadevano scomposti sulle spalle, ad ogni movimento che faceva...si avvicinò ancora un pò, avvolgendo qualcosa intorno al polso del Demone. Poi, con un piccolo inchino, tornò da quelli che dovevano essere i suoi genitori. Nate sollevò il braccio destro e si accigliò...una sottile cordicella blu scuro era legata al suo polso, e da essa pendeva una stella marina, d un rosso vivido. Sorrise tra sè. Non aveva mai creduto davvero alla "fortuna", nè tanto meno ad oggetti che potessero rappresentarla...ma quella ragazzina, dopotutto, era stata gentile...quindi avrebbe tenuto il suo piccolo regalo.
Lasciandosi alle spalle il negozio, proseguì verso una delle tante strade, che curvava bruscamente conducendo ad una piazza...al centro, una fontana di marmo bianco, dalla forma di un Tritone, zampillava direttamente l'acqua del mare, e il suo getto sembrava argento liquido. La superò...poco oltre vi erano altri negozi ancora...ma la gente iniziava a scemare, probabilmente si era fatto tardi per starsene in giro a quell'ora! Eppure...lì il tempo non esisteva...o almeno, Nate ne aveva perso ogni cognizione.
Quando ormai iniziava ad essere dubbioso sulla possibilità di trovare Lorelai-in fondo, era come cercare un ago in un pagliaio...anzi, nel mare in quel caso!- si arrestò di colpo...una ragazza dai suoi stessi lineamenti sostava davanti una boutique di eccentrici costumi...le persone di Atlantide vestivano realmente in quel modo? Si domandò...la risposta, comunque, era superflua.
Riprese a camminare, e finalmente non ebbe più alcuna incertezza...era proprio lei! Sorrise, restando a guardarla qualche istante...poi si decise a ragiungerla...e una volta di fronte a lei, le parole parvero venirgli meno. In che modo giustificare la sua presenza lì? Un'altra cosa cui non aveva pensato abbastanza...ma perchè parlare? Le parole avevano solo il potere di dilazionare infinitamente il tempo...e lui ne aveva perso già troppo.
Così, in una rapida successione dei movimenti, Nate avvicinò il proprio viso al suo, e senza indugiare catturò le labbra di Lorelai in un bacio...
 
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-Lorelai-
view post Posted on 26/1/2013, 00:42




Era strano...il tempo scorreva, ma allo stesso tempo era come se si fosse fermato in quel luogo, attorno a lei.
La commessa dalla pelle diafana le aveva chiesto se avrebbe acquistato quel costume e lei aveva solamente balbettato qualcosa senza lasciarlo andare del tutto e senza andare via.
-va beh...sei hai intenzione di acquistarlo io sono dentro...
ah...voi figli di Poseidone siete proprio strani...-
borbotto infine lasciado Rory ai suoi pensieri.
Era un segno? perchè sentiva che non doveva muoversi da li? perchè?
*oh...padre...perchè non riesco a muovermi da qui?* pensò rivolgendo quelle parole a suo padre, il dio di quel mondo, colui che aveva reso possibile la sopravvivenza di una specie in fondo al fondale marino, in un mondo quasi parallelo dove i sogni, spesso, possono diventare realtà.
Chiuse per un istante gli occhi, sospirando, e quando li riaprì incrociò due occhi chiari e penetranti, luminosi ed ardenti...gli stessi occhi che aveva incrociato quella sera sulla spiaggia, su quel volto dai capelli biondo cenere che gli ricadevano leggermente sul viso.
Un sogno...una visione...
L'aveva pensato talmente tanto che ora, addirittura, lo stava vedendo...
Le sfuggì un sorriso dolce e delicato mentre richiuse gli occhi percependo il calore di labbra morbide sulle sue.
Le sue labbra morbide e rosee si mossero da sole, guidate da quelle di Nate...
Un sogno...il suo sogno...sembrava così reale...
Sentiva anche il suo sapore ed il suo battito cardiaco aumentò ulteriormente mentre la mano lasciava cadere sul tavolino il pezzo superiore del costume cercando un conatto con il corpo di lui...
Era un sogno... *sto sognando* ...e se era un sogno non poteva esere solido...eppure la sua mano stava sfiorando un braccio muscoloso...
Aprì gli occhi mentre lentamente le sue labbra si stavano staccando...
Le sue gote rosse spiccavano in quell'ambiente illuminato da luci azzurrine e dai riflessi della luna che penetravano nell'acqua...
Le labbra ancora morbide e calde rimasero leggermente socchiuse mentre Rory osservò il ragazzo di fronte a lei...
Un leggero sospiro seguito da un sorriso lieve...
Uno sbattere di ciglia seguito da un sorriso molto più sensuale...
Un nome solamente sussurrato... -Nathaniel- e un balbettio a seguire -sei...tu sei...cosa?...-
Aveva pensato a lui un sacco di volte, aveva sperato di rivederlo perchè qualcosa, quella sera, l'aveva incuriosita però, poi, non erano andati a bere un drink come le aveva proposto...
A pensarci non lo conosceva neppure: quanti anni aveva? era troppo grande per lei? ma poi cosa conta la differenza d'età? nulla no?...
Due lacrime di gioia le riempirono gli occhi mentre gli rivolse un altro sorriso...
*oh...al diavolo...CARPE DIEM Rory!!!...stavi pensando a lui no? ed ora è qui e ne hai gustato il sapore...al diavolo i pensieri e buttati!!* si disse sorridendigli ancora e circondandogli le braccia al collo ricambiando il suo "bacio di saluto"...
Un bacio dolce, delicato, sensuale, ma durante il quale cercò freneticamente le sue labbra cercando di schiuderle per sentire di più.
Il respiro le si stava alzando da piccola adolescente qual era, il cuore le pulsava nel petto facendoglielo sollevare ritmicamente.
Quando si staccò, rimanendo in punta di piedi con le braccia attorno al collo gli disse solo: -quante volte ho sperato di incontrarti di nuovo...vuoi...vuoi bere quel drink che mi avevi proposto?...- *e non solo...oddio...sei qui...sei solido...non sto sognando* -a meno che non sei un sogno...sei un sogno? sto sognando? se è un sogno non svegliarmi!!- parlando, parlando, senza quasi riuscire a fermare il fiume di parole che le stava uscendo dalla bocca.
 
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-Nathaniel-
view post Posted on 26/1/2013, 20:29




Il suo gesto era stato avventato, senza dubbio.
Aveva conosciuto Lorelai per caso, sulla spiaggia, molto tempo prima...l'aveva rivista alla festa di Natale, ma senza riuscire a parlarle...in conclusione, dunque, cosa sapeva di lei?
Non si erano visti che una volta, una sola. Il fatto che fosse la figlia di Poseidone, poteva forse bastare a giustificare la sua presenza lì, sotto l'oceano?...Per alcuni istanti temette la reazione della ragazza...avrebbe potuto schiaffeggiarlo, e lui se l'era senz'altro meritato.
Eppure...lui era intenzionato a scoprire se provasse i medesimi sentimenti...e in quei secondi sospesi al di fuori del tempo, sentì che Lorelai stava ricambiando il suo bacio; con profondità e trasporto...dunque non era stato soltanto un "bel sogno" il suo...esisteva realmente un legame, benchè ad entrambi sfuggisse ogni senso logico dello stesso, e ogni significato.
Si allontanarono per brevi attimi. Lei ricordava il suo nome...e sembrava estasiata dal vederlo; le sue braccia gli si chiusero attorno al collo, generando una piacevole energia nel contatto; soltanto poche altre volte si era sentito in quel modo...ma adesso, dopo svariato tempo, era conscio di poter andare avanti. Di guardare oltre il passato...i loro occhi restarono a navigare gli uni negli altri, e chissà se per i loro pensieri valeva la stessa cosa...tuttavia, anche in quel silenzio prolungato, sembrava che riuscissero a parlarsi. Trasmettere l'uno all'altra ciò che davvero sentivano.
Nate annuì appena, senza rispondere davvero alla domanda della ragazza...non era forse già abbastanza ovvio il motivo per il quale era lì?...Si baciarono ancora, questa volta abbattendo ogni barriera e ogni indugio, e vincendo l'incertezza e lo stupore.
Era buffo a volte, come persone incontrate una sola volta nella vita, ci restassero poi per sempre...il respiro di entrambi era affaticato dallo studiarsi delle loro bocche, e ciononostante, a nessuno dei due sembrava importare...il Demone poteva sentire il cuore di lei palpitare forte sotto gli abiti, come se stesse martellando nel suo stesso petto. Chissà...magari non aveva mai baciato un ragazzo prima...oppure, semplicemente, era come ritrovare un qualcosa che fosse stato perduto, e al quale si era particolarmente affezionati.
Dovettero staccarsi per necessità d'ossigeno Se fosse un sogno...sarebbe un bel sogno? replicò in maniera retorica all'affermazione di Lorelai, per poi aggiungere Hai perfettamente ragione! Ti devo ancora quel drink, e...non solo le ultime parole vennero pronunciate in modo enigmatco, e tuttavia Nate non ne spiegò il senso.
Invece disse Cosa ci facevi qui? lanciando un'occhiata verso il bancone dei vestiti, e considerando subito dopo che era lui a doverle delle spiegazioni. Lorelai, dopotutto, si trovava nel suo ambiente, se così poteva definirsi Conosci un bel posto qui? le domandò ancora, era in debito con lei. Anche se, data l'ora-che non conosceva neppure- forse avrebbero dovuto rimandare il loro incontro al mattino dopo...a proposito...dove avrebbe dormito?! Soltanto adesso ci pensava...si tranquillizzò presto, comunque, immaginando che anche lì, ad Atlantide, dovessero esserci degli alberghi.
Sorrise, baciandola una terza volta, questa volta sulla guancia però...mentre le accarezzava un braccio, e nel farlo il suo "portafortuna" a forma di stella marina, tintinnò.
 
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-Lorelai-
view post Posted on 29/1/2013, 22:33




La voce di Rory stava eccheggiando lungo quella "strada", o meglio, quel cunicolo trasparente pieno di aria nel quale la gente poteva vivere tranquillamente come in qualsiasi altra città.
Si narra che gli abitanti di Atlantide fosse i più intelligenti e così era in effetti perchè non si erano abbattuti quando il loro mondo era sprofondato negli abissi, ma avevano cercato e trovato un modo per sopravvivirere senza abbandonare le loro case.
Era un luogo senza tempo quello, dove le ore parevano minuti ed i minuti parevano ore...probabilmente, una volta tornati in superficie, poteva essere passato anche solamente un minuto, ma un minuto ricco di avvenimenti e di sogni.
-Se fosse un sogno...sarebbe un bel sogno?- le disse Nate e Rory, perdendosi nel suo sguardo serio, da gentiluomo, arrossì ancor più di quanto non lo fosse già.
Lo sguardo di Nate era penetrante ed i suoi gesti caldi e gentili.
Rory si limitò a fare un cenno con la testa a quella domanda ed a sorridere a quanto lui disse dopo riprendendosi solamente quando lui le chiese che cosa ci facesse li.
Diede un occhiata al costume a conchiglia per poi tornare con il suo sguardo che lasciava trapelare i suoi pensieri piccanti in quello di Nate perdendosi in quel suo viso serio ed elegante.
-beh...sono qui ad Atlantide perchè è più facile incontrare mio padre, ma fino a domani sera non credo di poterlo incontrare...sempre se non viene trattenuto al castello dai suoi figli...sai...tritoni e sirene...- arrossendo poi portando nuovamente per un momento il suo sguardo verso il costume per poi continuare dicendo -e così stavo curiosando tra i negozi e mi sono fermata qui attirata da un costume che però non posso comprare...- lasciando trapelare una forte delusione nella sua voce. Forse più che indossarlo avrebbe voluto mostrarlo, ma quello non poteva di certo dirglielo.
-Conosci un bel posto qui?-
-Ci sono dei locale...si...un semplice bar al fondo di questo tunnel...il ristorante dell'albergo in cui alloggio che fa anche pianobar...e penso ci siano pub e locali anche in una via del centro...dovrebbero essere uno dietro l'altro, ma di solito vengo da sola qui quindi non ne sono sicura...-
Il suo cuore palpitava mentre parlava a Nate ed il sorriso dolce (o da ebete) non voleva togliersi dalla sua faccia ed anzi...aumentò quando lui le accarezzò la guancia baciandogliela dolcemente. Il punto in cui le sua labbra la sfiorarono iniziò ad ardere come se una scarica elettrica l'avesse pizzicata in quel punto espandendosi per tutto il resto del corpo.
Un brivido la percorse e solo in quel momento si rese conto che era strano che lui si trovasse li...e lui? che cosa ci faceva li?
-ma...ma tu cosa ci fai qui?...sei...con qualcuno?- balbettò anche rendendosi conto di aver fatto addirittura una domanda personale.
*sei con qualcuno???...ma che cavolo gli ho chiesto?? se dice si che razza di figura ci faccio??? u.u scema!!!! ecco cosa sono u.u SCEMA!!!* dandosi nomi nella mentre mentre, con gli occhi, incrociava la stella marina del bracciale al polso di Nate...
*dimmi che è un souvenir e non un regalo della tua ragazza...ti prego...incrocio le dita...incrocio le dita..* sussurrando un -carino questo bracciale portafortuna ^_^- avvicinandosi a lui perchè c'era una forza che la attirava alla quale non riusciva a resistere...voleva assaporare il calore che il suo corpo emanava fregandosene del fatto che, in verità, era un demone se ricordava bene...A lei pareva più un "angelo tentatore" e forse chissà, il suo demone era proprio una tentazione...
 
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-Nathaniel-
view post Posted on 1/2/2013, 16:57




Nathaniel seguì la traiettoria dello sguardò di Lorelai, individuando in vetrina il costume; in un primo momento non capì per quale motivo le piacesse tanto, ma poi fu certo di cogliere uno sprazzo dei suoi pensieri...non riuscì ad identificarli fino in fondo, ma una strana sensazione s'impadronì di lui...un misto di malizia e desideri inespressi. Interruppe subito quel contatto, ad ogni modo. Non voleva essere invadente, benchè diverse domande stessero già prendendo forma nella sua testa...
A questo si può rimediare asserì, invece, sorridendo Sempre che i miei soldi, qui giù, abbiano un qualche valore... estrasse il portafoglio, tirandone fuori qualche banconota, dubbioso...la commessa, piuttosto spazientita, tese la mano per prenderle Solo perchè viviamo nel mondo sommerso, non significa che siamo degli alieni! Asserì, con il broncio ad aggrottarle la fronte; dopo aver messo i soldi in una tasca della giacca che indossava, tolse il costume in esposizione e rientrò nel negozio, uscendone poco dopo con una busta dai manici trasparenti e porgendola a Lorelai. Grazie tante, e arrivederci li salutò con fare brusco.
Nathaniel si strinse nelle spalle, alquanto sconcertato. Poi domandò alla ragazza Non è un problema per tuo padre che tu viva sulla terra ferma? Mi sembra di capire che i tuoi...fratelli, non lascino mai i fondali dell'oceano mentre stavano parlando, d'un tratto il suo sguardo tradì lo stupore Alloggi in un albergo? normalmente non lo avrebbe trovato così strano...non fosse stato per il fatto che Lorelai lì doveva essere "di casa", quindi perchè non soggiornava nella dimora di Poseidone? Che non ne avesse una?
Si rese conto di non essere poi tanto ferrato in materia. E sul momento, non valutò quale vantaggio potesse comportare una simile situazione (u.u), chiedendosi piuttosto che genere di rapporto intercorresse tra una divinità marina e i suoi figli...
Alla domanda di Lorelai scosse la testa Non sono con nessuno ammise Io...cercavo te si decise finalmente a rivelarle, tenendo comunque per sè la parte del sogno Era da un pò che volevo rivederti...alla festa di Natale non ho avuto modo per...per salutarti tagliò corto...ma la realtà era che, già allora, aveva desiderato di parlarle, e mettere alcune cose in chiaro tra loro. Guardò il proprio braccialetto, come se fino a quell'istante se ne fosse dimenticato Oh si, questo. Me lo ha dato una bambina...qualche negozio più indietro spiegò, prima di scioglierne il nodo che lo teneva legato e sfilarselo dal polso. Si fermò, prendendo la mano di Lorelai, la sinistra, e fermandolo al suo polso Voglio che lo tenga tu disse Ti sta decisamente meglio che a me! aggiunse poi, strizzandole l'occhiolino. Con finta noncuranza intrecciò le dita alle sue, e riprese a camminare Avevamo detto che ho ancora un drink in sospeso. E io saldo sempre i miei debiti, soprattuto con una bella ragazza! scherzò, ridendo...tornarono nello spiazzo dove c'era la fontana, e scorse l'insegna di un pub. All'interno tutto era illuminato da luci psichedeliche e la musica vibrava alta in ogni angolo dell'ambiente Che dici di questo? Entriamo? domandò guardando Lorelai...oltre alla caotica stanza riservata al ballo e ad un fornitissimo bar, avrebbero trovato anche angoli più appartati, con comodi divanetti e il servizio al tavolo.
 
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-Lorelai-
view post Posted on 4/2/2013, 23:29




Lol (o Rory, o come si voglia chiamare xd) rimase a bocca aperta quando vide Nete tirare fuori il portafoglio e numerose banconote pagando la commesse acquistando quel costume a conchiglia. -Grazie!!- buttando gli le braccia al collo e baciando la sua guancia con le sue labbra morbide sentendo nuovamente un forte brivido, lo stesso che aveva percepito quando le labbra di lui si erano posate sulle sue quando si erano trovati l'uno di fronte all'altro. Per poi prendere in mano la borsetta dalle maniglie trasparenti in mano con gli occhi luminosi come non si erano mai visti.
Iniziò poi ad avviasi per strada fermandosi solo per un istante per spiegare una cosa a Nate..
-Beh...Nate...io sono figlia di Poseidone, ma è come se fossi una figlia illegittima, non so se mi spiego. io vivo con mia madre su, non potrei mai lasciarla e fortunatamente mio padre mi dedica del tempo ogni tanto, ma qui nel suo mondo ha una moglie effettiva, Anfitrite, con la quale ha dei figli...sirene e tritoni che non possono lasciare il regno del mare...quindi si, quando vengo qui per vedere mio padre quando non è lui a venire in superficie ed abitare per qualche giorno da noi, alloggio in un albergo perchè Anfitrite detesta che i semidei invadano il suo castello...diciamo così ^_^- sorridendo gli dolcemente prima di chiedergli del bracciale con il ciondolo a forma di stella marina.
Non apparteneva ad una ragazza perciò Rory tiró un sospiro di sollievo perdendosi poi ad assaporare il tenero gesto che seguì. Nate le prese il polso sinistro legando il bracciate che si era sfilato e dicendole che desiderava che lo tenesse lei anche perchè stava meglio ad una ragazza.
Rory lo ringraziò di nuovo, facendo tentennare il ciondolo per poi dire: -lo sai? Le stelle marine ti riempiono di complimenti...è bellissimo indossarle come orecchini perchè non smettono di dire quanto uno è bravo, o bello, o simpatico...o cose del genere...- avvicinandogli la stella marina all'orecchio, poggiando gliela contro perchè sentisse i complimenti che la stellina aveva in serbo per lui per poi fare lo stesso con lei anche se alle parole "sei bella" non credeva particolarmente...
Quando lei riportò il braccio al suo fianco venne naturale ad entrambi intrecciare le proprie dita e proseguire a camminare in cerca di un locale.
-oh...non sono bella...- disse arrossendo seguendo poi lo sguardo di Nate verso l'insegna di un locale...sembrava un disco pub, o qualcosa del genere.
Rory approvò facendo un si con la testa per poi seguirono all'interno.
Il locale era spettacolare e dalla bocca di Rory uscirono le seguenti parole: -Wow!!!- per poi guardassi in giro e chiedere: -ehm...andiamo verso uno dei divanetti vuoti?- indicandogliene uno vuoto recandosi poi li...
Posò la borsa con l'acquisto per poi sedersi sul divanetto...Lui era andato li per cercare lei senza aver nemmeno la certezza di trovarla....aveva sentito le sue parole anche se non aveva detto nulla in quel momento, ma ora erano seduti, comodi, in attesa che un cameriere arrivasse a prendere le ordinazioni...
-ehm...quindi c'eri anche tu alla festa di Natale?- chiese cercando anche di far finta di nulla visto che di quella sera non ricordava proprio nulla a parte un fortissimo mal di testa che le era durato per tutto il giorno seguente. Nel frattempo prese anche in mano la carta com i drink anche se non aveva la più pallida idea di cosa prendere...si sarebbe affidata a Nate, decisamente: -tu...cosa prendi??-
 
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-Nathaniel-
view post Posted on 6/2/2013, 17:39




E così... osservò Nate tu e Anfritrite non andate molto daccordo, dico bene? Rory non gli sembrava infelice, tuttavia, per quella situazione...forse ci era abituata, o semplicemente lo nascondeva bene. Se ti va... iniziò poco dopo posso farti compagnia, questa notte le propose, aspettando una sua reazione...non voleva alludere a nulla in particolare, ma non poteva nemmeno nascondere il desiderio di trascorrere un pò di tempo insieme a lei. Sapeva che la ragazza era piuttosto giovane...e comunque non gli importava. Non se anche Lorelai era daccordo.
Davvero le stelle marine possono parlare? chiese ad occhi sbarrati, era la prima volta che sentiva una cosa del genere...lasciò che Rory gli facese ascoltare dal suo braccialetto, e un istante dopo sorrise, sorpreso Probabilmente deve trattarsi di una magia! asserì, ancora un pò scettico riguardo alla cosa...ripresero a camminare, e non volendo la voce sommessa di Rory arrivò fino alle sue orecchie Certo che non sei bella...perchè sei bellissima la rassicurò, prendendola nuovamente per mano e conducendola all'interno del locale Si, direi che da quella parte staremo più tranquilli rispose alla sua domanda, convenendo con lei di andare verso i divanetti. Quando presero posto, l'uno di fronte all'altra, Lorelai gli chiese della festa di Natale. Il Demone annuì Ero presente quella sera. E ti ho anche vista, o meglio...intravista disse Poi... esitò, bloccandosi. Quella serata era stata una gran confusione...non soltanto per quanto era successo dopo nella sala, ma per quello che aveva fatto lui, e che di certo non ritenne opportuno raccontarle.
Avrebbe rischiato solo di rovinare quel momento. E non voleva che Rory potesse di nuovo allontanarsi...così decise di restare sul vago Beh, sono andato via presto si giustificò, con un'alzata di spalle Mi annoiavo. E quindi ho perso l'occasione per parlarti...e tu invece? Cos'hai combinato per il resto della festa? le domandò, spostando così l'attenzione su di lei L'ultima volta ti avevo notata vicino al bancone del bar...
Prese anche lui la lista dei cocktails, scorrendola rapidamente...quando sollevò di nuovo lo sguardo sulla ragazza disse Credo che prenderò un Angelo Azzurro. Voglio proprio perdere la testa questa notte! aggiunse, lasciandosi andare ad una risata divertita.
 
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-Lorelai-
view post Posted on 19/2/2013, 16:14




Rory si accomodò accanto a Nate sul divanetto ed iniziò a rompere il ghiaccio cercando di capire che cosa prendesse lui e se fosse buono parlando poi della festa di Natale e rispondendo alle sue domande.
-un Angelo Azzurro? com'è? buono?...lo prendo anche io allora...- gli disse prima che arrivasse il cameriere...atlantidino??? beh...abitante di Atlantide, bianco come il latte e con le branchie a prendere le loro ordinazioni.
-ah...ecco perchè non ti ho visto anche se devo ammettere che mi ricordo pochissimo dell'accaduto...devo aver bevuto un po' trascinata da una mia compagna di scuola...- arrossendo.
Si...aveva bevuto e forse l'aveva fatto anche per dimenticare il fatto che non aveva più incontrato Nathaniel Arcibald in giro nemmeno una volta da quella volta sulla spiaggia. A Natale iniziava a pensare che fosse un sogno, eppure, ora, in quel momento, era più solido di qualsiasi altra cosa.
-Comunque per risponderti a prima non è che non vado d'accordo con Anfitrite, la moglie riconosciuta di mio padre...io ho la mia madre biologica e vivo con lei quando non sono alla Dungeon sulla terra ferma. Poseidone è mio padre, ma non credo che abbia generato solo me come semidea in tutti i secoli della sua esistenza...di sicuro ci saranno stati altri eroi suoi figli e tutti nati per sue scappatelle... Capita che un dio si innamori di una mortale, ma ha pur sempre una moglie immortale che, come tutte le donne, è gelosa no?...- e mentre lo diceva sentiva ancora di più di come, in realtà, non le importasse nulla di non essere accettata dai figli legittimi di Poseidone, gli eredi al trono del dio del mare, ovvero Tritone e tutta la sua progenie.
-e per quanto riguarda le stelle marine...boh...potrebbe essere anche una magia, non ho mai controllato se anche fuori da Atlantide capita ^_^...- e mentre lo diceva sventolò il braccio con il braccialetto ed il ciondo di stella marina davanti a Nate le aveva regalato guardandolo poi di sfuggita e sorridendogli.
Quel sorriso portò con se un attimo di silenzio prima dell'interruzione del barista.
Doveva ancora rispondergli ad una proposta che le aveva fatto prima di entrare nel locale...
Lo fissò e deglutì...in quell'istante si rese conto di avere la bocca completamente asciuta...
-Nate...- balbettò -A me...piacerebbe...- e mentre stava per aggiungere "passare la notte con te" arrivò il barista al loro tavolo. *cavolo u.u proprio adesso u.u* pensò Rory mentre quello, trullo trullo, sorrideva ad entrambi domandando: -Cosa vi porto ragazzi? abbiamo di tutto, dai drink normali a quelli tipici del luogo-
Rory guardò Nate, cos'era che prendeva? Angelo come? nero?...a...no...azzurro...ma era meglio che glielo chiedesse lui.
 
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-Nathaniel-
view post Posted on 20/2/2013, 14:45




A quanto pareva, vicino al bancone del bar Lorelai ci era anche rimasta...ubriacandosi; si sentì leggermente in colpa di averla persa di vista per tutta la serata...sembrava proprio che frequentasse compagnie discutibili...ma chi era lui per giudicare? Dopotutto, non si trovavano forse seduti in un pub, adesso?
un Angelo Azzurro? com'è? buono?
E forte...cerca di non esagerare le disse, con voce dubbiosa...non aveva voglia di farle la paternale, non gli si addiceva proprio! Ma non voleva neppure rischiare che potesse ripetersi quanto accaduto alla festa...non del tutto almeno...ma doveva ammettere che forse Rory era meno al sicuro con lui che con la sua amica. Smettila! si rimproverò mentalmente Non è mica tua figlia, non devi farle da balia! e infatti, lui guardava alla ragazzina con ben altri occhi...
Gli dei, dunque, sono esattamente come li descrivono le leggende osservò poco dopo ...spirito piuttosto libertino, e... s'interruppe di colpo. Era pur sempre di suo padre che stava parlando! E per di più si trovavano nel suo "regno"...chissà, magari una parola fuori posto era sufficiente a procurargli non poche grane...meglio evitare. Abbozzò un sorriso, capitolando sull'argomento.
Prima dell'arrivo del cameriere, che interruppe Rory mentre gli stava dicendo qualcosa Dunque, vediamo...un Angelo Azzurro per entrambi, e qualche cocktail tipico di questo posto rispose Nate, subito aggiungendo Miraccomando, che siano abbastanza forti! e venendo così meno alle sue "buone intenzioni" iniziali.
Non appena l'uomo si allontanò, il Demone tornò a rivolgersi a Lorelai Stavi dicendo qualcosa, prima che arrivasse il barista... i suoi occhi azzurri si fissarono in quelli di lei, altrettanto intensi, e resi ancora più luminosi dalle luci che vi si riflettevano dentro. Le prese una mano, in attesa di una risposta, che in realtà credeva di intuire.
Accarezzando lentamente la sua pelle morbida non smetteva di osservarla...se fossero stati soli, probabilmente anche in quel momento.......distolse solo allora lo sguardo, fin troppo conscio di dover frenare i suoi pensieri. Le sorrise debolmente, volendola mettere a suo agio...in fondo, lui aveva qualche anno in più. E Rory era una studentessa...tale differenza di età poteva essere rilevante, o contare niente...ma l' imbarazzo da parte sua, sarebbe stato più che giustificabile, e comprensibile.

Edited by -Nathaniel- - 20/2/2013, 15:05
 
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-Lorelai-
view post Posted on 22/2/2013, 22:22




-Non ti scusa...hai perfettamente ragione e dillo pure: mio padre è un dongiovanni!!...male che vada avrà sollevato un cavallo e in questo istante, ma senza scaraventarlo su nessuno xd tranquillo ^_^- rispose Rory, o Lol xd, sorridendogli anche perchè era la verità e non poteva negar la nemmeno suo padre. Quanti eroi aveva sfornato nella storia del secolo? Beh...almeno uno Percy Jackson xd
-Se esagero ferma i tu xd- gli rispose poi osservandolo anche ordinare non solo due angeli azzurri, ma anche altri cocktail tipici del luogo. Le sfuggì quindi un sorriso non appena il barista se ne fu andato dicendo: -come faccio a non esagerare se mi hai appena ordinato due superalcolici?..da ubriaca potrei non trattenermi...- sorridendogli divertita per poi tornare sera alla domanda di lui che la fece diventare di colore rosso scarlatto se la sua pelle avesse potuto diventare ancora più rossa di quanto non lo fosse già. -ehm...stavo dicendo che mi piacerebbe se ti fermassi con me in hotel questa notte...stare da sola non è così bello...mi sentirei più al sicuro...- guardandolo in quei suoi occhi penetranti e ben sapendo che, in verità, lui era un demone quindi non era poi così sicuro passare un'intera notte con lui, ma per lei, in quel momento, lui era solamente Nate Arcibald e nulla di più, nè più nè meno che un ragazzo che dimostrava, forse, meno anni di quanti ne avesse in verità...
Continuò a fissarla incurante del barista che posò sul loro tavolino quattro bicchieri. Solo dopo che se ne fu andato si girò nell'osservarlo sollevando il sopracciglio e domandando a Nate. -quali sono gli angeli azzurri tra questi?- sentendosi anche un po' stupida, ma non era colpa sua se non l'aveva mai bevuto in tutta la sua vita no? Dopotutto aveva anche solo 17 anni e non è che era così permesso bere alla sua età...non era nemmeno maggiorenne xd.
-sono un'idiota, lo so...non sai quanto mi sento stupida in questo momento per non riconoscere una bevanda, ma non l'ho mai bevuta...- aggiunse ancora scusandosi prima di guardarla in faccia prendendo in mano in bicchiere indicatole.
-A noi!- disse poi sollevando il bicchiere bevendo e un sorso e scoprendo che quell'affare era veramente forte...-Preparati a portarmi in braccio fino in hotel...non so se saprò reggerei sulle gambe dopo questo...- affermò risoluta guardandolo in faccia...per un istante prima di avvicinarsi eliminando il divario che c'era tra loro, posando il bicchiere sul tavolinetto e baciando quelle labbra con un ardore che fino a quel momento non aveva ancora avuto.
 
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-Nathaniel-
view post Posted on 11/3/2013, 01:01




...stavo dicendo che mi piacerebbe se ti fermassi con me in hotel questa notte...stare da sola non è così bello...mi sentirei più al sicuro...
Quelle parole non lo sorpresero, ma gli strapparono comunque un sorriso. Rivolse a Lorelai uno sguardo d'intesa, poi replicò Suppongo si possa fare. A patto che tuo padre si limiti ai cavalli un ghigno divertito scoprì i denti perfettamente bianchi del Demone, prima che questo prendesse il cocktails speciale appena arrivato, soppesandolo fra le mani...non aveva idea di cosa ci fosse dentro, ma non gli interessava. Mandò giù un sorso, restandone soddisfatto Ora sta a te asserì, spingendo l'altro bicchiere verso la ragazza, e strizzandole l'occhiolino Lasciarne anche solo una goccia verrà considerato barare si raccomandò, per poi continuare a bere il proprio drink.
Certo, l'alcol rendeva sempre tutto più piacevole, ma non era il pezzo forte della serata...quel ruolo spettava a Lorelai, la cui compagnia lo metteva di buon umore, facendogli scordare perfino delle loro evidenti diverstà. A parte gli anni, come non tener conto della razza cui appartenevano? Opposti, come il giorno e la notte...lei era una creatura mite ed eterea, lui devoto alle tenebre e facilmente suscettibile.
Eppure...era così facile scordare tutto mentre quel nettare dolce come ambrosia scorreva giù nel suo stomaco, e il fascino della ragazza lo inebriava quanto il cocktail che stava trangugiando.
Il bicchiere si ritrovò presto vuoto, così Nathaniel passò all'Angelo Azzurro. Il suo colore vivido era ciò che gli piaceva maggiormente di quel drink...forte, deciso...da far perdere la testa. Brindò insieme a Lorelai, prima di annegare le labbra in quel piccolo mare...e quando tornò a guardarla, i suoi occhi gli parvero più intensi...e in poco tempo le loro bocche furono incollate da un ardore improvviso.
Nel tentativo di posare anche lui la coppa, Nate urtò inavvertitamente quella della ragazza, che si rovesciò proprio sulle gambe di ques'ultima. Si allontanò, scusandosi con lei Che sbadato, aspetta afferrò un tovagliolo, strofinandolo sulle sue ginocchia...ma d'un tratto si arrestò, fissandola in viso...le sue dita lasciarono scivolare in terra il pezzo di carta, sfiorandole invece le gambe. Presto, quel leggero solleticare si trasformò in carezze più decise...e mentre la mano si spostava più su, il Demone riprese a baciarla, avidamente, spingendola col suo peso sui cuscini del divano. Il suo cuore aveva accelerato il batitto, e Lorelai poteva sentirlo sopra di sè...il suo corpo fremeva, concentrato su un unico, intenso, desiderio.
 
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-Lorelai-
view post Posted on 26/3/2013, 09:34




-Suppongo si possa fare. A patto che tuo padre si limiti ai cavalli-
-sono grande e vaccinata xd, tranquillo...non posso dire adulta, ma ci sto lavorando!!- rispose lei sorridendogli ricambiando il suo sguardo di intesa. Quella notte sarebbe stata speciale perchè attesa...forse sarebbe stata una sola goccia che cade in un oceano, soprattutto per lui che, essendo più grande, aveva vissuto parecchie esperienze e forse non era neppure così solo in quell'istante, ma in quel momento lui era andato li per cercare a, per stare solamente con lei e nulla le importava.
Prese il suo cocktail e come lui le aveva detto lo buttò giù tutto d'un fiato senza pensarci.
-uuuu- disse lei scuotendosi la bocca per via del l'alcool che, scendendo lungo la sua gola, si stava facendo sentire ovunque arrossendole ancor di più gli zigomi già rosso fuoco per il fatto di trovarsi vicino a Nate Arcibald.
L'effetto del l'alcool la rese più audace prendendo l'iniziativa di baciarlo nuovamente posando il bicchiere accanto all'altro drink. nate fece lo stesso, ma urtò uno dei due bicchieri che si rovesciò sui suo vestiti. -tranquillo, non fa niente...- disse appena mentre la mano di lui già la sfiorava trasformando il tocco per asciugare il vestito in carezze che, piano piano, arrivarono a toccare avidamente la gamba facendola scivolare su quel divanetto del locale.
La musica attorno a loro risuonava, ma era solo quello, della musica che incorniciava un momento magico che entrambi non avrebbero mai dimenticato.
Rory si stava lasciando andare guidata da un ragazzo esperto. Gli mise le mani attorno al collo ricambiando il bacio che lui le stava dando, succhiando quelle labbra fino a farle divenire rosso fuoco.
-cosa mi stai facendo Nate Arcibald?- sussurrò sulle sue labbra chiudendo gli occhi immergendosi nelle sensazioni che stava provando, assaporando il peso del corpo di lui sopra il suo. Il fatto di trovarsi in un locale non le importava perchè tutto attorno a loro le persone facevano i fatti loro, c'era chi ballava, chi si sbaciucchiava scambiandosi effusioni come loro...abitanti di Atlandide e non che si stavano godendo le loro serate esattamente come Nathaniel e Lorelai. -non immagini quanto ho desiderato questo istante...- disse Rory facendo scorrere una sua mano sulla nuca del ragazzo e premendo l'altra contro il suo fianco arrivando fino al bordo dei suoi pantaloni.
Il suo cuore batteva forte, all'impazzata, e la sua mente le stava dicendo che ciò che sperava accadesse in quell'albergo, suggellato dal loro sorriso di intesa, probabilmente sarebbe accaduto anche prima.
Una diciassettenne tra le mani di un ragazzo maturo, che si stava lasciando guidare da lui, da un demone, ma che per lei era solamente un ragazzo esattamente come lei.
-Nate...- sussurrò senza terminare la frase. Solo il suo nome e niente di più, ma che, con tutto l'ardore con il quale lo stava baciando e stringeva sui fianchi, al limitare della sua cintura, gli faceva capire quanto lo stava e lo aveva desiderato da quel loro primo incontro sulla spiaggia.
Nate aveva qualcosa nel suo sguardo, qualcosa di speciale, che la attirava e la spingeva a voler lo conoscere, a fondo, in ogni suo più piccolo segreto, ance i più terribili...
In quell'istante aveva voglia di lui, ma prima o poi gli avrebbe detto: voglio sapere tutto di te, cosa ti piace, cosa no, i tuoi sogni, i tuoi incubi, ciò che ami e ciò che odi, ciò che fai e con chi...tutto...voleva conoscerlo ed imparare a non fuggire da lui.
 
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14 replies since 19/1/2013, 18:10   161 views
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