GDR Stay Alive

Esperimento in corso, - giocata aperta a tutti -

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-Master-
view post Posted on 13/2/2013, 14:10




Qualche giorno prima
L'insegnante sta spiegando alla ristretta classe notturna cosa sarà per loro la festa di carnevale che si terrà, peraltro, in periodo già quaresimale... fortuna che licantropi e vampiri non badano troppo a queste cose.
Ufficialmente sarà una festa in maschera utile per la raccolta fondi che deve sostenere la scuola stessa. Gli studenti della parte diurna sono ancora pochi e ufficialmente è difficile spiegare come e perché questa scuola resti aperta... ottima scusa quindi per nascondere la vera ragione di questa riunione atipica: il vostro primo test.
La donna, la cui natura non è mai stata resa nota agli studenti, si ferma nel suo andirivieni per fissare la classe.
La Dungeon Accademy vi prepara a vivere in pace fra di voi e con gli umani e questa occasione sarà importante per voi come un esame.
Spiega, iniziando a distribuire dei braccialetti d'argento a tutti, istruendoli sull'importanza di indossarli durante la serata e ripetendo fino alla nausea le regole della scuola e la necessità di mantenere l'anonimato... eccetera eccetera.

Non viene spiegato ai ragazzi cosa quei monili significhino perché ciò renderebbe inutile il test stesso. Il gioiello, che ovviamente non è solo ciò che appare, è un limitatore.
Gli insegnati sono stati istruiti per poter attivare il loro potere alla necessità, cioè nel caso in cui uno dei ragazzi perdesse il controllo.
Ne gli insegnanti né i visitatori esterni, però, saranno provvista della stessa protezione: a loro viene solo implicitamente richiesto di trattenersi da soli... magari qualcuno scoprirà quanto possa essere utile la frequentazione di una scuola simile iscrivendo i proprio figli: anche di studenti la Dungeon ha bisogno, per poter perseguire il successo dei suoi obbiettivi!

//OT
Riassumo velocemente:
Ogni studente ha un bracciale ma nessuno controlla se lo stiate indossando o no.
Il bracciale annulla tutti i poteri (di ogni tipo) solo se viene attivato da un insegnante (Elijah o il narratore)//


La sera della festa
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E' il tramonto e il cancello che divide le due ali alle scuola, quella riservata alla day class e quella riservata ai misteriosi studenti notturni, è aperto... questo è normale, ma ciò che tutti sanno e per cui serpeggia nell'aria una certa eccitazione è che questa notte rimarrà così: spalancato.
Dall'edificio principale, attraverso uno spazioso sentiero che si snoda per un centinaio di metri fra alberi e cespugli illuminati da lampade e fiaccole, si arriva al prato predisposto per la festa.
Il giardino per l'occasione è particolarmente bello.
Tavolini rotondi sono disseminati un po ovunque lasciando proprio al centro una zona sgombra che dovrà fungere da pista ballo all'occasione. Su un piccolo palco rialzato, proprio al centro della pista, la minuscola orchestra già suona.
I tavoli del buffet sono invece ai lati opposti, praticamente identici. Ciò che offrono sono le prelibatezze classiche di un ricevimento dell'alta società... purtroppo per le creature che si nutrono d'altro, questa sera dovranno adattarsi per amore della segretezza.

// OT
E' una festa aperta a tutti e vista la particolarità potrete provare anche pg non sovrumani.
Oggi infatti costituiamo la day class:
Ogni partecipante alla festa potrà richiedere (o creare) un account proprio, da utilizzare per giocare come umano senza nessun potere attivo né potenziale.
La day class gioca senza scheda, ma vi viene richiesto di scegliere un presta volto e un nome. Ogni altra cosa potrà essere spiegata nei post.
Per richiedere un account mandatemi un mp//
 
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{Viola}
view post Posted on 14/2/2013, 15:55




A Viola non importava gran che dell'esperimento e non era affatto preoccupata: da quando era nata viveva mescolandosi con i comuni esseri umani e molto di rado qualcosa la turbava al punto da tradirsi.
Ubbidiente aveva allacciato il braccialetto al polso, ma per il resto non si era preoccupata di seguire oltre le noiose spiegazioni che erano state date.
Piuttosto, si era trovata in difficoltà nella scelta di un costume. Presentatasi in un negozio l'avevano avvisata che la scelta era ben poca: tutti i costumi più originali erano già stati prenotati o dovevano ancora essere restituiti!
Alla fine si era fatta convincere per impersonare Cappuccetto Rosso, un personaggio carino senza dubbio… ma alquanto banale.
La gonnellina corta e il mantello rosso, comunque, le stavano bene e poiché non aveva molta altra scelta era capitolata.

La sera della festa, quindi, la vedeva con il suo bravo cestino a ciondolare lungo il sentiero illuminato.
Aveva davvero voglia di conoscere qualcuno dei ragazzi e delle ragazze che per il resto del tempo rimanevano divisi da loro. Sarebbe stato un rilassante soffio di normalità dopo tutti gli strani poteri che aveva conosciuto nel breve periodo passato alla Dungeon.
 
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S h a u l » »
view post Posted on 15/2/2013, 15:00




Kristian & Bianca
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Per coloro che andavano a caccia del figlio soprannaturale dell'angelo, quella festa era d'obbligo. Doveva essere compito di Bianca quello di infiltrarsi come studentessa della Dungeon, ma non l'aveva mai fatto. Era teoricamente una studentessa, data l'età che dimostrava, ma aveva avuto in vita un'educazione parziale, incostante ed incompleta. Aggiungiamoci i suoi vuoti di memoria giornalieri ed otteniamo la peggiore studentessa della storia umana... No, non c'era da stupirsi che non fosse mai andata a nessuna lezione di quella dannata scuola. Non ne aveva bisogno, dopotutto. Lei un maestro, come Kristian, lo aveva già, ed entrambi erano già stati formati quasi al massimo delle loro potenzialità. Infatti, come sempre, erano lì per lavoro...

"Se esiste da qualche parte un ragazzo o una ragazza incredibilmente brillante e dotato, bello, talentuoso ed ancora giovane, che possa coincidere con un'incarnazione di Algebal lo troveremo qui"

Questo era il pensiero comune dei due nonmorti. Si erano mescolati alla folla dei genitori, entrambi perfettamente mascherati. Non era solo una necessità formale per la festa stessa, ma anche un perfetto metodo per celare la loro identità. Purtroppo, era un'arma a doppio taglio... Algebal poteva essere lì, ma loro avrebbero potuto non vederlo. Mano nella mano, i due camminavano insieme. Erano completamente mascherati, in stile veneziano, con maschere integrali nere e d'argento senza molte piume, semplici e belli. Kristian aveva coperto i capelli ed il corpo con un turbante stretto, ed un mantello nero ed argento aperto sul davanti, dove il suo costume si completava con semplici vesti dello stesso colore precedente in stile seicentesco, con gilet, pantaloni stretti e spade e pugnali in bella vista, apparentemente solo decorativi. In realtà erano armati... Bianca era coperta da una specie di corona ed un velo grigio che copriva i capelli, che aveva comunque tinto momentaneamente di rosso scuro per travestirsi meglio. Completava il tutto con un vestito a gonna larga, principesco, nero ed argento, coperta a sua volta da un lungo mantello setoso e lunghi guanti. Potevano passare come una delle coppie di genitori, mano per la mano, mascherati ed irriconoscibili, e quello era precisamente il loro obiettivo. Quella sera... Osservare l'esperimento. Senza tanto scalpore, confusione, o giochi di prestigio. Loro erano lì per cercare un qualcosa di ben preciso: l'incarnazione di Algebal, sperando che fosse lì. Nulla di loro era visibile sotto il nero ed all'argento, e non ci tenevano a farsi notare, nella folla...


Algebal era lì, ignaro di essere tale.

Noah

Noah arrivò alla festa, guidando la sua moto. Non aveva fretta, e non si era impegnato troppo per quel travestimento. Era vestito da sera, il costume indossato sotto ai vestiti, e si era tinto i capelli di blu elettrico. Erano tenuti su da un sacco di gel, così che i sottili capelli mossi scalati e ribelli erano diventati una capigliatura degna da super sayan. Aveva indossato delle lenti a contatto bianche che mostravano di lui solo una pupilla nera affogata nel bianco, si era coperto la carnagione dorata ed abbronzata con un pesante strato di trucco bianco. Su quel bianco sua sorella minore, che era molto brava a disegnare, aveva dipinto simboli strani, presi dai libri di magia che aveva ormai recuperato da varie parti del mondo, e che teneva ben nascosti alla vista dei suoi in camera sua. Inutile dire che quell'adorabile ficcanaso di sua sorella li avesse scovati. Sembravano rune, simboli rituali, cose strane... Noah aveva letto il loro significato, stando attento a non dipingersi sul viso niente di pericoloso. Era solo una specie di preghiera improvvisata in vari linguaggi diversi di buon auspicio. Non lo sapeva, ma ne aveva bisogno... Per finire, aveva delle orecchie appuntite, le propaggini finte per sembrare un elfo, sulle sue. Morale? Sembrava un qualche folletto uscito da una favola inquietante. Lui, così vitale e caldo, era bianco come la morte che lo inseguiva, gli occhi bianchi ed i capelli blu. Assolutamente irriconoscibile, ma a mascherarlo solo una semplice mascherina nera, senza decorazioni.
Quando arrivò nelle vicinanze della scuola, Noah era solo. I suoi genitori non sapevano che frequentasse la Dungeon, non avevano idea dei suoi poteri. Lui era solo il figlio intelligente che si divertiva a costruire robottini... Neanche immaginavano che quei robottini potessero essere armi, esplosivi o simili. Aveva tutte le sue armi con sé, nella cintura. Due esemplari di ogni tipo di bomba, i bracciali tirapugni, l'orologio computer, il bastone allungabile ridotto ad un cilindrino che aveva in tasca... Tutto quello che poteva servigli. Quando varcò la soglia c'era già un po' di gente. Si mescolò tra i genitori e gli studenti normali, tutti travestiti nella maniera più disparata, alcuni anche in modo più strano di lui, passando anche di fianco a Kristian e Bianca, ignaro...
Loro non lo notarono, grazie al cielo, e lui si fece largo fino ad arrivare ad uno spiazzo libero. Diede un'occhiata al sentiero illuminato che portava alla festa, vedendo arrivare alcuni dei suoi compagni. Si avvicinò, completamente irriconoscibile, raggiungendo Viola.
Insomma, devi deciderti. Viola o rosso? Non puoi portare un doppio nome, non ti pare? la salutò in quel modo, sorridendo, nel suo costume inquietante. A parte il trucco, gli occhi ed i capelli, però, era normale, vestito elegantemente. Un folletto elegante, con un fiore bianco nel taschino... Lo prese, offrendolo a Viola.
Ciao. Vuoi venire con me a fare amicizia con gente nuova? Tutte queste maschere... Mi sento sperduto. disse, sorridendole. In realtà, era solo perchè Viola era la prima arrivata e lui già si annoiava. Il braccialetto d'argento era in tasca, non aveva ancora pensato di indossarlo, ma l'aveva comunque con sé. Noah era molto refrattario alle regole, non si sapeva? Le porse la mano, invitandola a venire con lui. Voleva fare amicizia con i suoi compagni non umani, più che con i suoi simili...
 
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{Viola}
view post Posted on 16/2/2013, 11:20




CITAZIONE (S h a u l » » @ 15/2/2013, 15:00) 
Insomma, devi deciderti. Viola o rosso? Non puoi portare un doppio nome, non ti pare? la salutò in quel modo, sorridendo, nel suo costume inquietante. A parte il trucco, gli occhi ed i capelli, però, era normale, vestito elegantemente. Un folletto elegante, con un fiore bianco nel taschino... Lo prese, offrendolo a Viola.
Ciao. Vuoi venire con me a fare amicizia con gente nuova? Tutte queste maschere... Mi sento sperduto. disse, sorridendole. In realtà, era solo perchè Viola era la prima arrivata e lui già si annoiava. Il braccialetto d'argento era in tasca, non aveva ancora pensato di indossarlo, ma l'aveva comunque con sé. Noah era molto refrattario alle regole, non si sapeva? Le porse la mano, invitandola a venire con lui. Voleva fare amicizia con i suoi compagni non umani, più che con i suoi simili...

Si voltò a guardare interrogativa lo strano tipo dai capelli blu e la faccia bianca dipinta, stentando a riconoscerlo.
Poi voce, corporatura e quell'immancabile sicurezza che lo contraddistingueva fecero il resto e Viola sorrise felice al compagno di classe.
Noah! Wow... questo si che è un travestimento!
Si complimentò, sinceramente colpita dall'inventiva. A lei non era neanche passato per la testa di improvvisare qualcosa di davvero originale!
Accettò il fiore con un inchino grazioso e giocoso e lo tenne fra le dita di una mano, mentre con l'altra accettava la stretta del ragazzo, ben felice di avere compagnia.
Certo, volentieri!
Anche a lei capitava di sentirsi più sicura se aveva una persona cui appoggiarsi, anche solo per condividere un commento. Inoltre Noah le stava sinceramente simpatico e sembrava avere la sua stessa idea: conoscere gente nuova!
E' questo che si fa ad una festa, dopotutto.
 
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Savanna Dover
view post Posted on 16/2/2013, 12:44




Savanna si era portata dietro tutto il giorno l'eccitazione per quella sera...aveva affrontato le lezioni con una strana leggerezza, la testa completamente altrove...al costume che avrebbe indossato, a tutte le foto che poteva scattare...per non parlare, poi, dell'esperimento, il vero fulcro di quella festa! Umani e creature magiche avrebbero convissuto insieme negli stessi spazi...per una sola notte. Un evento imperdibile.
Al suono della campanella dell'ultima lezione, aveva raccolto frettolosamente le proprie cose sparse sul banco, schizzando via e volatilizzandosi nei corridoi, fino alla sua stanza...a tutti gli studenti era stato lasciato quel pomeriggio di assoluta libertà, per i preparativi dei costumi. Una volta chiusasi la porta dietro le spalle, Savanna s'inginocchiò ai piedi del letto, cercando tastoni, con la mano, qualcosa sotto di esso...a parte uno strato di polvere, però, e qualche calzino dimenticato, non riuscì ad afferrare niente...delusa, e insieme dubbiosa, si tirò su...affondò sul letto, sconsolata, guardando le proprie ginocchia. Eppure era convinta di aver fatto recapitare la lettera...fuori dalla finestra il sole era ancora alto, ma non avrebbe avuto il tempo materiale di cucirsi un abito! Senza contare il fatto che non ne era capace...sollevò lo sguardo sul comodino, con un sospiro, e improvvisamente un sorriso a 32 denti affiorò sulle sue labbra. Una scatola dalla carta marroncina- la classica carta da pacchi- stava accanto alla lampada, con su scritto "Per Savanna, da nonna Sonia"...col viso acceso di gioia, si alzò, afferrandola e iniziando a strappare l'involucro Allora non ti eri dimenticata di me!!! squittì felice, tirando subito fuori il contenuto. Un bellissimo costume da pirata, con tanto di cappello. Non perse tempo, e spogliandosi dei vestiti che aveva indosso lo provò davanti lo specchio...era della sua taglia, anche se i pantaloni le stavano volutamente aderenti...per un attimo mise il broncio...sua nonna sapeva perfettamente che preferiva abiti comodi e meno appariscenti; di certo lo aveva fatto di proposito, per renderla più "femminile", come le diceva a volte, sorridendo. Quasi le parve di vederla la sua faccia...e allora venne da ridere anche a lei...in fondo era un bel costume, sarebbe stato uno spreco non metterlo!
E va bene nonnina...questa volta hai vinto tu mormorò, prendendo dal cassetto la sua digitale e facendo qualche autoscatto in pose buffe...non era così male, doveva ammetterlo...ma sarebbe stato difficile separarsi dalle sue calze a righe colorate e dal suo zuccotto di lana. Si tirò su i capelli, tentando un'espressione svenevole...qualche ragazzo l'avrebbe notata?
A quel pensiero si sentì ancora più goffa, e si lasciò andare sul letto, con un sorriso ebete...da quando fantasticava su certe cose?! Tra l'altro, in quella scuola non si era fatta molti amici...motivo in più, si disse, per saltare il pranzo...avrebbe evitato di gonfiarsi, così da esser certa di entrare nel vestito fino a fine serata. Accigliandosi, stupita dei suoi stessi pensieri, si tirò a sedere di scatto...non aveva mai badato a tutto questo nei suoi 16 anni...e non intendeva cominciare adesso, solo per uno sciocco abito!

Quando scese le scale dalla sua camera fino al giardino, sentì lo stomaco borbottare...aveva una fame, e non vedeva l'ora di fiondarsi sul buffet e addentare tutto quanto le capitasse a tiro. Ad ogni passo, tuttavia, sapeva come tenersi impegnata per non svenire...si divertiva a fotografare l'allestimento, oppure le maschere che le passavano davanti...di soppiatto immortalò anche Viola e Noah, mentre entrambi si scambiavano chissà quali confidenze...non poteva sentirli dalla distanza a cui era, ma la sua immaginazione galoppava fervida...fece uno zoom sulla loro figura, e poi premette il tasto, sorridendo furbamente. Se la scuola avesse istituito un giornalino dell'evento, si sarebbe proposta per mettere a disposizione le sue foto...superò i due compagni, scorgendo nella mischia altre due figure niente male da incidere nell'obiettivo...avevano maschere d'argento e costumi neri che li coprivano interamente. Chissà chi si nascondeva sotto di essi...fece varie foto, prima di allontanarsi anche da loro e continuare nella sua "rassegna". All'entrata le avevano dato un curioso braccialetto blocca poteri, che tintinnava ad ogni suo gesto...
 
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Evan C.
view post Posted on 17/2/2013, 00:56




Una festa per ragazzini non era nel suo stile. Ma gli ordini dell'organizzazione non si discutevano...era lavoro. Un lavoro come tanti. Solo...in una scuola! Aveva sentito parlare della Dungeon, ma non c'era mai stato...un Asmodian non riceveva un'educazione come gli altri...cresceva unicamente all'interno di una "squadra", e da quella apprendeva quanto necessario, soprattutto nell'arte del combattimento...e dell'omicidio.
Si era messo in cammino al tramonto, vestendo il suo classico abbigliamento da missione e con l'inseparabile pistola sotto la giacca; varcato il cancello si era limitato a metter su una maschera, coprendo solo parte del volto. Qualcuno si trovava già nel parco...insegnanti, per lo più, e qualche studente...sotto i ricercati travestimenti era quasi impossibile capire chi fossero...allo stesso tempo, però, quegli stessi costumi avrebbero permesso lui di svolgere indisturbato il proprio compito. Sotto la stoffa nera i suoi occhi guizzavano glaciali in ogni angolo di quello spazio, su ogni volto che ne calpestava il suolo...alla ricerca di un unico obiettivo...un Elios. L'organizzazione aveva avuto una soffiata, e con un'alta percentuale di probabilità, ora quella persona si stava confondendo tra i presenti.
Ma non c'era necessità di affrettare i tempi. Era abituato a lavorare con precisione, e la precisione richiedeva meticolosità...cura e attenzione dei dettagli...un solo errore poteva essere fatale, e far saltare l'intero equilibrio. Come uccidere un innocente...ed era capitato, oh si...ma soltanto in quei casi in cui, da tale assassinio, poteva derivarne il bene dell'organizzazione. Quella sera doveva concentrarsi...c'erano molte persone, e altre ne sarebbero arrivate...le aure si confondevano, le maschere ingannavano...serviva tempo. E lucidità. Non avrebbe bevuto, e mangiato solo il minimo indispensabile...così da non destare sospetti...e non attirare attenzioni non richieste. Perchè era lì? Sorrise tagliente tra sè...quella notte avrebbe giocato a fare il professore novello...nulla di più ridicolo, e divertente...e astuto.
Si avvicinò con noncuranza ad uno dei tavoli disposti per il buffet, prendendone una tartina al salmone...la portò alla bocca, assaporandone un morso in modo lento, con gesti misurati...tutto in Evan si riduceva ad una cosa sola: controllo. Della situazione, di sè...dei propri sentimenti e delle emozioni.
Quando l'ebbe fatta sparire tutta tra le sue labbra, aspettò che si sciogliesse sulla lingua, gustandone il sapore agro-dolce...poi si versò dell'acqua, fingendo di guardarsi intorno in modo distratto...doveva studiare l'ambiente, e tutto ciò che ne faceva parte...ogni singolo dettaglio poteva rilevarsi importante, fondamentale a volte.
Si stupì che nessuno lo avesse controllato all'entrata...era stato un gioco da ragazzi introdurre l'arma; si preoccupavano di distribuire braccialetti contro i poteri magici, ma non si accorgevano dei pericoli che gli passavano indisturbati sotto gli occhi. Non poteva sperare in meglio di così.
 
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Suya
view post Posted on 18/2/2013, 09:56




Della serie "gli incontri che ti cambiano la vita": ciò che era successo all'ultima festa cui aveva partecipato, le aveva fatto rivedere la sua posizione di eremita volontaria.
Aveva iniziato a schifare, letteralmente, la vita che aveva condotto negli ultimi anni... le fregature ai danni degli umani con cui si sosteneva, il rifugio trascurato, la pigrizia e, sopra ogni cosa, la solitudine.
Non ci era voluto molto per decidere che era ora di riprovarci. Forse avrebbe dovuto rinunciare al nome che si era scelta, ma ormai era maggiorenne per entrambi i mondi... l'incognita restava un egocentrismo cui poteva anche rinunciare.
Ma ogni ragionamento che poteva fare per convincersi non serviva a tranquillizzarla. Nonostante il fresco le sudavano le mani che continuava a strofinare nervosamente sulle pieghe del mantello, per una volta perfettamente adatto alla situazione, e la semplice mezza maschera che le copriva gli occhi non bastava a celare quanto si sentisse a disagio fra tutta quella gente.
Ma voleva almeno provarci...

CITAZIONE (Savanna Dover @ 16/2/2013, 12:44) 
Quando scese le scale dalla sua camera fino al giardino, sentì lo stomaco borbottare...aveva una fame, e non vedeva l'ora di fiondarsi sul buffet e addentare tutto quanto le capitasse a tiro. Ad ogni passo, tuttavia, sapeva come tenersi impegnata per non svenire...si divertiva a fotografare l'allestimento, oppure le maschere che le passavano davanti...di soppiatto immortalò anche Viola e Noah, mentre entrambi si scambiavano chissà quali confidenze...non poteva sentirli dalla distanza a cui era, ma la sua immaginazione galoppava fervida...fece uno zoom sulla loro figura, e poi premette il tasto, sorridendo furbamente. Se la scuola avesse istituito un giornalino dell'evento, si sarebbe proposta per mettere a disposizione le sue foto...superò i due compagni, scorgendo nella mischia altre due figure niente male da incidere nell'obiettivo...avevano maschere d'argento e costumi neri che li coprivano interamente. Chissà chi si nascondeva sotto di essi...fece varie foto, prima di allontanarsi anche da loro e continuare nella sua "rassegna". All'entrata le avevano dato un curioso braccialetto blocca poteri, che tintinnava ad ogni suo gesto...

La festa era piena di ragazzini mascherati. Probabilmente erano tutti studenti, ma Suya non aveva modo di distinguere quelli "normali" dagli altri.
Poi l'inconfondibile flash di una macchina fotografica. La donna individuò la giovane vestita da pirata e la sua tranquillizzante apparecchiatura digitale... per la maga era come un cartello luminoso che dicesse "babbana".
Da qualche parte doveva pure cominciare e di certo una studentessa, soprattutto una dall'aria tranquilla come la fotografa, doveva poterle dare le informazioni che le servivano.
Le si avvicinò.
Ciao
Salutò sorridendo o almeno provandoci. Erano smorfie che non le riuscivano troppo bene in generale e men che meno quando era agitata.
Studi qui?
 
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S h a u l » »
view post Posted on 18/2/2013, 11:59




Mentre i due nonmorti rimanevano in disparte, tra la gente, Noah aveva preso per mano Viola, sorridendole. Era un bene che si fosse travestito così, era quasi irriconoscibile, e forse i due che lo cercavano non avrebbero riconosciuto in lui i tratti distintivi degli Algebal. Sempre che non accadesse qualcosa che lo costringesse a mostrare i suoi poteri, questo era ovvio... La sua aura era inconfondibile, purtroppo.
E quello era esattamente il piano di Kristian e Bianca. Appena ci fossero stati tutti... Bum! Un bel casino! Bianca sorrideva, sotto alla maschera, pregustando lo spettacolo. Oh sì, qualcosa con i botti... Erano bravi, loro due, a distuggere.

Noah si guardò intorno, individuando Savanna e la sua macchina fotografica. Ehi! protestò, quando lei ebbe finito di scattare a lui ed a Viola foto di nascosto, e guardò Viola, scuotendo il capo. Savanna non sembrava averlo sentito, però.
Uffa Noah scosse il capo Dopo dovrò parlarle. Quelle foto non devono uscire di qui. I miei non sanno che frequento la Dungeon. Non sanno nemmeno dei miei poteri scrollò le spalle.
Anzi, scusami, ti va se vado a dirle qualcosa ora? Vieni con me? Propose a Viola, ma senza aspettare la sua risposta la trascinò con sè fin da Savanna. Questa era stata avvicinata da una donna, e Noah fece in tempo a sentire le sue ultime parole, ed i suoi goffi tentativi di socializzare.
EHi, Savanna! la abbracciò amichevolmente da dietro, le braccia sopra le spalle, un po' infastidito dal cappello ma ostentando fare scherzoso. Buonasera disse, rivolgendosi alla donna che si era rivolta a Savanna, per poi tornare a concentrarsi su di lei Ho un favore da chiederti. Quelle foto... Io non dovrei essere qui, ok? Che non escano dalla night class, ti prego le ultime parole le disse con tono di voce più basso ed accorto. Strofinò il naso contro la guancia della ragazza, ridendo Ok? Me lo puoi fare questo piacere, amica? Mi eviteresti un sacco di problemi.
 
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Savanna Dover
view post Posted on 18/2/2013, 15:00




Per Savanna non c'era niente di meglio di una festa per avere spunti a volontà, che le permettessero di realizzare delle foto...di qualsiasi tipo! Divertenti, intriganti...misteriose...e quale occasione più adatta del carnevale per racchiuderle tutte? Passava dal fotografare coppie improbabili, a maschere originali, a decorazioni mai viste prima...perfino al buffet aveva riservato uno spazio sulla sua digitale...le piaceva conservare i particolari di ogni momento, e in più continuava a pensare ad un possibile annuario della scuola, dove inserire un articolo su quella ricorrenza.
Avvicinò ancora lo zoom della macchina fotografica, inquadrando nell'obiettivo il tipo solitario dallo spoglio travestimento, intento a bazzicare attorno al tavolo...ma prima di poter premere lo scatto, la sua visuale divenne completamente oscurata dalla figura di qualcuno. Stava per dire "Eih, spostati!" quando capì che quel qualcuno stava salutando proprio lei! Si decise quindi a degnarlo di attenzione, rendendosi presto conto che si trattava di una ragazza...un piccolo ronzio segnalò il ritrarsi dello zoom, e un istante dopo Savanna aveva già fatto un'altra foto, proprio alla sua interlocutrice E' per il giornalino scolastico! mentì, sebbene con la speranza che esistesse davvero quell'attività fuori dalle lezioni. La donna- perchè tale la considerava- sembrava spaesata almeno quanto lo era lei in situazioni dove non conosceva nessuno...ma a differenza della giovane arrivata, la ragazzina trovava sempre rifugio e familiarità nella sua macchina fotografica...cosa che, a occhio e croce, l'altra non doveva possedere.
Ricambiò il suo sorriso stentato e incerto con uno più sicuro e raggiante Ciao le disse, annuendo, forse con un pò troppa convinzione, alla sua domanda...difatti il cappello del costume le scivolò di lato, scoprendole parte dei capelli arruffati e tenuti insieme dalla spilla, che di solito indossava sugli abiti. Tu invece, devi aver finito la scuola già da un pezzo... constatò Sei una nuova insegnante? le chiese subito dopo, accecandola di nuovo col suo flash...per poi presentarsi nella dovuta maniera Savanna Dover. Spero non t'infastidiscano tutte queste foto...ne ho la passione fin da quando ero bambina! A proposito...da cosa sei vestita? la scrutò accigliata, cercando di capirlo...prima di sentirsi letteralmente sopraffatta da due braccia maschili...strinse più saldamente la propria digitale, temendo che potesse caderle di mano.
Si voltò. Riconobbe all'istante il viso di Noah in quel ragazzo che le stava incollato come una piovra...come poterselo dimenticare? Era carino, e soprattutto aveva degli occhi fortemente caratterizzanti...uno sguardo che avrebbe aggiunto alla sua collezione di foto, se solo non le fosse stato impedito di muoversi. D-dimmi pure balbettò spiazzata da un simile comportamento...nessuno le aveva mai rivolto troppe attenzioni, per cui trovava strano, ora, tanto interesse...da parte di Noah poi!
Fece per aprir bocca, gettando un'occhiata alla vicina Viola alle spalle del ragazzo...sarebbe stato palese anche ad un cieco che quella non era una manifestazione di sincera amicizia, come l'aveva definita lui...ma non era nel carattere di Savanna creare volutamente problemi a qualcuno. Quindi, riportando lo sguardo su Noah, rispose Okey, sta tranquillo. Non farò pubblicare le tue foto...se mai ve ne fosse bisogno, poi aggiunse, in un mormorio più a sè stessa che ad altri. Rivolse a Viola un veloce sorrisino, alquanto imbarazzata dalle circostanze...Noah non si staccava ancora da lei! E poteva sinceramente ammettere che quello era il suo primo, vero, contatto con un ragazzo...
 
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Lol <3
view post Posted on 18/2/2013, 16:59




Rory era sempre molto svampita quando si trattava di ricordare descrizioni precise su chi o come ed in che modo doveva presentarsi ad una festa.
Aveva capito solo che quella sera ci sarebbe stato un...esperimento??? va beh...in sostanza il cancello che divideva coloro un po' particolari e che, generalmente, frequentavano le lezioni notture dai semplici umani sarebbe rimasto a perto.
chissà se qualche vampiro avrebbe avuto sete O__O??? va beh...ma cosa centrava quello con ciò che stava facendo Rory in quel momento? ovvero cercare di allacciarse la cerniera del suo vestito sulla schiena.
Aveva scelto un abito da sera azzurro che poteva sembrare anche un po' ottocentesco, fine '800 inizio '900... La cerniera era sul retro qundi si divincolò parecchio riuscendo a tirarla su completamente solo dopo 10 minuti buoni.
Quando finalmente ci riuscì sospirò di sollievo rimpiangendo di trovarsi in uno degli alloggi vicino alla Dungeon e non a casa con sua madre per chiederle aiuto.
Si lisciò i capelli sistemandosi dietro all'orechhio alcune ciocche per poi truccarsi e sistemare collana ed orecchini al loro posto ed infilare le scarpe con il tacco. Al polso tintinnava anche il bracciare con la stella marina, ricordo di un ragazzo XD, che non si toglieva più da quando gliel'aveva legato al polso.
Quando fu pronta uscì per dirigersi al luogo in cui si teneva la festa, il cortile, ricordandosi solo all'ultimo minuto che avrebbe dovuto anche indossare un braccialetto d'argento per tutta la serata che gli aveva dato il professore qualche giorno prima.
Lo indossò strada facendo chiedendosi: *chissà a cosa servirà questo bracciale...bah...*
Era il tramonto ed una luce rossa illuminava la scena. C'erano già alcuni ragazzi ed a fatica riconobbe alcuni suoi compagni sotto ai travestimenti.
Il cappuccio rosso di Viola, però, non le nascondeva il viso e per fortuna, le loro voci non erano cambiate.
Salutò infatti Viola, Noah e...oddio...la ragazza che era arrivata a lezione mentre lei usava il suo potere...com'è che si chiamava??? -Ciao ^_^-, ma, visto che sembravano intenti a chiacchierare anche con un'altra donna che non riconosceva, passò oltre intenta a raggiungere il tavolo del buffet dal lato della Night Class...
Prese un tramezzino, appoggiandoisi poi al tavolo, dando la schiena alle cibarie ed osservando bene il tutto...Il suo sguardo poteva attraversare il cancello aperto e, dall'altro lato, era posizionato un tavolo identico a quello al quale era appoggiata...
Night...nero...
Ma una semidea era così...oscura??? quel pensiero che le venne in mente la fece rabbrividire per un istante...e forse non solo quel pensiero...
 
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+Cassandra+
view post Posted on 18/2/2013, 17:27




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Travestirsi? E perché mai quando la tua natura è di per se il miglior costume immaginabile. Senza falsa modestia, poi, Cassandra sapeva di essere fisicamente perfetta. Forse il suo “costume” poteva considerarsi un po’ ardito… quello si.
Le grandi ali nere piumate, aperte nel vento della sera, lasciavano scoperto il corpo candido, praticamente nudo. Anche volendolo far passare per un travestimento non sarebbe stato accettabile in una scuola…
Difatti, non appena fece la sua comparsa nel verde prato curato e addobbato per l’occasione, un insegnante le corse subito incontro, estremamente agitata.
Cassandra rise forte, attirando diversi sguardi nella sua direzione.
Gli esseri umani avrebbero probabilmente notato solo il fatto che fosse nuda, gli altri, conoscendola, avrebbero capito che si era presentata nella sua forma originaria andando barbaramente contro le regole tanto decantate… magari qualcuno l’avrebbe trovato divertente. Lei certamente si divertiva.
Il modo in cui la povera donna gesticolava, cercando di farle intendere ragione, parlando a bassa voce, concitata, continuava a suscitare la sua ilarità. Le risate gaie attiravano volutamente altra attenzione.
Signorina! Lei non entra se non si mette qualcosa addosso! E il bracciale?
Dopo dieci minuti buoni di quella sceneggiata, quando l’insegnante era ormai rossa per l’imbarazzo e l’ira e Cassandra aveva mal di pancia per il ridere, la ragazza accettò di farsi chiudere uno dei braccialetti d’argento al polso e di farsi infilare un lungo abito nero comparso da chissà dove.
La tengo d’occhio.
Sibilò l’insegnante al suo indirizzo, guadagnandosi un’altra risata in pieno volto. Cassandra era stata tanto accomodante solo perché aveva visto arrivare Rory e intendeva salutarla… e magari divertirsi un po’.
Voltò le spalle alla donna, sventolandole in viso le piume delle ali prima di allontanarsi.
Ciao bella! Cosa mi offri stasera?
Salutò, quando fu vicina al buffet e alla compagna.
 
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*Chuck
view post Posted on 18/2/2013, 17:40




Due mani fredde sfiorarono la schiena scoperta di Lorelai. Era leggermente scesa una voce raggiunse le sue orecchie, mentre Chuck si allontanava, dopo averle tirato su la lampo del vestito. Un abito talmente bello da farla rassomigliare ad una principessa d'altra epoca.
Le girò intorno, prendendole una mano guantata e facendo un baciamano Mi chiamo Chuck Bass si presentò, lasciando intravedere solo gli occhi sotto la maschera Con chi ho il piacere di parlare? domandò alla gentil dama, impostando il tono di voce su note basse e sensuali, come era solito fare in vista di una preda. Se l'ultima volta non gli era andata granchè bene, questa si prospettava migliore...la ragazza che aveva di fronte pareva sinceramente angelica...una pecorella smarrita da salvare e portare nel suo antro. Come gli altri, anche lui aveva al polso quella sorta di cintura di castità dei poteri...un passo falso e sarebbe entrata in azione, rendendoli inermi come gli umani e probabilmente segnalandoli ai professori, che avrebbero preso qualche provvedimento in merito.
Ma al momento, il Vampiro era del tutto innocente...o quasi. Quando si trattava di lui, era impossibile non pensare al peggio. Solo osservandola più attentamente, si accorse che quella era una sua compagna di classe...la figlia di Poseidone, se ben ricordava. Credo di aver dimenticato il tuo nome... aggiunse, per nulla mortificato, ma fingendosi tale. Era una cosa normale per lui non prestarvi attenzione, poichè con molte delle ragazze con cui andava, era una cosa secondaria...spesso non serviva nemmeno dirlo...quando lasciò andare la sua mano, il tintinnare della stella marina catturò la sua attenzione E quello cos'è? le chiese...stonava un pò col resto del costume, ma forse aveva per lei un significato.
Dopo un pò si decise a togliersi il cappello, mostrando finalmente il volto. In quell'istante Noah e Viola sfilarono davanti a loro, perdendosi tra i presenti...dal suo primo incontro con la biondina, Chuck non l'aveva facilmente dimenticata. Senza contare che erano in classe insieme. Ma lei sembrava sempre presa da qualcun altro che non fosse lui...si passò una mano sui capelli impomatati, dando le spalle alla folla e scegliendo qualcosa da mangiare anche lui...in realtà preferiva di più bere, ma non voleva dare un'impressione sbagliata di sè alla semi-dea. Così, scelse una mousse al cioccolato e tornò a parlare a Lorelai Hai un accompagnatore? la sua caccia era appena iniziata.
 
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{Viola}
view post Posted on 19/2/2013, 13:33




Vedrai che basterà chiederglielo
Aveva risposto Viola, fiduciosa come sempre nella disponibilità altrui. E infatti Savanna era stata gentilissima... forse giusto un po' presa in contropiede dall'espansività di Noah.
Guardando la compagna che arrossiva e balbettava per l'imbarazzo si mise a ridere, trovando la scena piuttosto divertente.
Dai che vi faccio una foto. Mettetevi in posa!
Propose, allungando la mano per farsi consegnare la digitale e dando prova di una nuova forma di ottusità: Noah aveva appena detto di non volere foto, ma la ragazza aveva assicurato che non sarebbero state pubblicate... quindi Viola non vedeva problemi. Inoltre aveva già dimostrato di essere bravissima a non capire quello che non le interessava.
Ovviamente, per la ragazza mezzosangue, non solo l'abbraccio di Noah era assolutamente normale (lei stessa tendeva ad essere un po esuberante a volte) ma sincero e simpatico. D'altra parte le piaceva anche Savanna, non quella sua leggera timidezza e ritrosia, e le sarebbe piaciuto conoscerla meglio... e quale migliore scusa di tante foto da rivedere poi assieme?
 
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Suya
view post Posted on 19/2/2013, 18:16




Per Savanna.
Se vuoi veramente che on gdr il tuo personaggio prenda parte ad un giornalino scolastico puoi:
1- dire semplicemente che è cosi e lo prenderemo per buono XD (dalla prossima role)
2- giocare il tuo ingresso nella redazione. Ti seguirei volentieri con un png ^_^

Emm... e non fate caso alla simpatia di Suya XD mi scuso per lei


CITAZIONE (Savanna Dover @ 18/2/2013, 15:00) 
un piccolo ronzio segnalò il ritrarsi dello zoom, e un istante dopo Savanna aveva già fatto un'altra foto, proprio alla sua interlocutrice E' per il giornalino scolastico! mentì, sebbene con la speranza che esistesse davvero quell'attività fuori dalle lezioni. La donna- perchè tale la considerava- sembrava spaesata almeno quanto lo era lei in situazioni dove non conosceva nessuno...ma a differenza della giovane arrivata, la ragazzina trovava sempre rifugio e familiarità nella sua macchina fotografica...cosa che, a occhio e croce, l'altra non doveva possedere.
Ricambiò il suo sorriso stentato e incerto con uno più sicuro e raggiante Ciao le disse, annuendo, forse con un pò troppa convinzione, alla sua domanda...difatti il cappello del costume le scivolò di lato, scoprendole parte dei capelli arruffati e tenuti insieme dalla spilla, che di solito indossava sugli abiti. Tu invece, devi aver finito la scuola già da un pezzo... constatò Sei una nuova insegnante? le chiese subito dopo, accecandola di nuovo col suo flash...per poi presentarsi nella dovuta maniera Savanna Dover. Spero non t'infastidiscano tutte queste foto...ne ho la passione fin da quando ero bambina! A proposito...da cosa sei vestita? la scrutò accigliata, cercando di capirlo...

Suya fu immediatamente accetata da un altro flash a distanza ravvicinata. Sbattè le palpebre con aria immensamente stupita e stupida per qualche secondo prima di riacquistare l'uso della vista, ma un attimo dopo una raffica di domande ed altre foto l'assaliva nuovamente.
Si, la mia idea era di fare richiesta per insegnare qui.
Rispose alla ragazzina che intanto non desisteva dall'accecarla continuamente. Suya seguitava a strizzare gli occhi e cercare di evitare il bagliore continuo del flash fino a che cedette riparandosi il viso con le mani.
Non mi infastidisce, ma ora per favore smettila!
No, certo, non era solo infastidita: stava proprio riconsiderando l'idea di concorrere per quel lavoro! Si era improvvisamente ricordata che, lei, i bambocci li detestava!
Ciò nonostante si presentò, con discreta educazione non appena riuscì a vederci di nuovo.
Suya Aldarion... ora se vuoi indicarmi un professore o, ancora meglio, il preside te ne sarei grata.
Ma con un saluto frettoloso altri due ragazzi fecero letteralmente irruzione, riprendo a parlare di foto e baggianate comprensibili solo a loro.
Alzando gli occhi al cielo l'improbabile futura insegnante fece per allontanarsi.
 
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Lol <3
view post Posted on 19/2/2013, 18:19




La schiena di Rory, o Lol, o come la volete chiamare ebbe un brivido. Subito pensò fosse dovuto alla sua amica Cassandra che si avvicinò a lei indossando un magnifico abito nero adornato da delle ali da angelo... Ecco cos'era allora per frequentare la Dungeon in notturna...un angelo?...ma perchè aveva le ali nere? era un angelo nero? e da cosa si differenziava?
Ad ogni modo fece solamente in tempo a sorriderle dicendo -Non ne ho idea, prima di finire distesa al suolo come l'ultima volta ho pensato di mettere qualcosa sotto i denti e non ho guardato cosa offre la casa come bevande ^_^- sorridendole prima di sentire un fiato sul collo ed una voce che le diceva -Era leggermente scesa- alludendo, di certo, alla cerniera del vestito. Automaticamente si portò una mano alla schiena guardando la sua amica con occhi spalancati che mostravano la sua domanda inespressa: *ma chi c'è dietro di me?* prima di ritrovarselo davanti.
La sua voce era calma e suadente, il suo respiro lento e profondo e la sua pelle era chiara e diafana...
Il viso era in parte coperto da una maschera scusa anche se i suoi occhi erano visibili. Quella voce sembrava nota, ma non era così certa che si trattasse del suo compagno di classe, dopotutto avevano partecipatato solamente a pochissime lezioni quindi nulla poteva essere così certo.
-Ehm...grazie...- balbettò comunque mentre lui si presentò dicendo:
-Mi chiamo Chuck Bass, Con chi ho il piacere di parlare? Credo di aver dimenticato il tuo nome...-
Il suo modo di parlare era così penetrante che la bocca di Rory decise di diventare asciutta di colpo, deglutì a fatica cercando di farsi salire della saliva in bocca, con le gote che, nel frattempo, decisero di prendere fuoco per l'attenzione che gli stava rivolgendo quel ragazzo. Il nome era famigliare perciò doveva trattarsi di un suo compagno di classe. -Lorelai Kennedy, ma puoi anche abbreviare il mio nome...molti mi chiamano Rory, o anche Lol va bene...- sospirando aggiungendo -Sei in classe con noi vero?- voltandosi e cercando con lo sguardo la presenza della sua amica Cassandra per ricevere un "sostegno femminile".
-Oh...questo?- disse sollevando il braccio con il ciondolo a stella marina appeso -E' un portafortuna che mi hanno regalato...- sorridendo dolcemente osservando quel piccolo oggetto prima di riportare il braccio al suo posto addentando la tartina che ancora aveva nell'altra mano.
-Sono buoni questi stuzzichini...- gli disse osservandolo mentre ne prendeva uno dopo essersi tolto maschera e cappello da zorro rimandendo solo con indosso il completo scuro adornato di mantello.
Di colpo scoppiò a ridere per un pensiero che gli era venuto in mente. Perchè gli uomini si vestivano sempre da eroi dei fumetti per sembrari belli ed aitanti? mah...
-Come??- domandò poi quando si rese conto che Chuck si era di nuovo rivolto a lei senza quasi degnare Cassy di uno sguardo (e dire che Cassandra era altamente superiore a lei in quanto a bellezza, si si).-no...sono venuta da sola...bisognava essere accompagnati?- chiese allarmata ed un po' ingenuamente iniziando a guardarsi in giro e pensando che nessuno, in quel luogo, sembrava essere proprio una coppia affermata a parte, forse, Viola e Noah.
 
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