Narrato
Parlato (6)Parlato (9)"Pensato (6)""Pensato (9)""Voci nella mente di Entity69 (allucinazioni)"Scheda Entity69La mezzanotte scoccò, e il rimbombo delle campane del Big Ben si diffuse nella fredda aria notturna. Improvvisamente, sotto il porticato più alto della torre, comparve un monaco grigio, seduto in terra a gambe incrociate, le spalle appoggiate ad una colonna, il volto, nascosto dal cappuccio, rivolto verso le stelle. Sgranò gli occhi, puntandoli sul cielo parzialmente rannuvolato, quindi iniziò a mormorare tra sé.
L'ora è giunta. È tempo di andare.Ho sonno, accidenti! Non potevamo aspettare un'ora migliore?La mezzanotte è la fine e l'inizio. In questo istante non è né oggi, né ieri, né domani, non siamo in nessun giorno, ovvero mai.E mai è il miglior momento perché l'impossibile accada. Bene, allora, sbrighiamoci.Il monaco si alzò in piedi, fece per avvicinarsi al parapetto, poi si bloccò di colpo e restò in attesa, lo sguardo perso nel vuoto davanti a sé. Dopo qualche istante volse di nuovo lo sguardo verso il cielo.
Aspetta. La luna non è ancora gialla a sufficienza. L'universo pretende più tempo.Il tempo non esiste se adesso è mai. Siamo già fuori dal tempo.Appunto. L'universo non ha tempo, dunque gliene occorre di più.Trasalì improvvisamente e si voltò di scatto verso il parapetto.
"La città è viva! La luce l'avvolge! Osservate!"Si affacciò di sotto, osservando lungamente quella miriade di lucine gialle, rosse, verdi, blu che si accendevano, si spegnevano, correvano sfrecciando di qua e di là. Si infuriò, il volto prima pacato ed inespressivo mostrava ora una collera di cui mai lo si sarebbe ritenuto capace a prima vista, la sua mano destra strinse con forza il parapetto, tanto che le nocche sbiancarono.
Hai ragione, maledizione! La città è completamente avvolta dalla luce! Spegniamola! SPEGNIAMOLA!Senza preavviso, eruppe in una risata divertita. Il suo viso era nuovamente sereno, gli occhi fissavano un'altra volta il cielo.
Calmati, 9, anche questo fa parte dell'universo. Comunque, avrai a breve l'occasione di spegnere quella luce, l'universo ormai ha stabilito la sorte. È tempo di andare, la luna è gialla al punto giusto.Il monaco rivolse un nuovo sguardo carico d'odio e di disprezzo alla città illuminata a giorno dalle luci artificiali, quindi con un rapido movimento fluido alzò il braccio sinistro in orizzontale di fianco a sé, e contemporaneamente la sua tunica grigia gli si srotolò di dosso, rivelandosi per quello che veramente era: un'ampia ala grigia, parzialmente piumata, lunga più di tre metri. I suoi due occhi, uno dorato, l'altro viola, scrutavano il mondo con uno sguardo deciso e penetrante. Era vestito con una maglietta rossa a maniche corte e pantaloni e scarpe da ginnastica di colore nero. Salì in piedi sul parapetto, rimanendo così in bilico per un po', guardando alla propria destra, come fosse in attesa di qualcosa.
"Asdro ti consiglia di andare. Ti puoi fidare di Asdro. Asdro ti dice quello di cui hai bisogno."Sorrise, riportò lo sguardo davanti a sé e saltò in avanti. Spiegò al massimo l'ala, l'occhio dorato iniziò a brillare: Entity69 aveva spiccato il volo. Eseguì un primo giro intorno alla torre, quindi anche il suo occhio destro iniziò a brillare, e nello stesso momento l'energia oscura lo avvolse interamente, rendendolo invisibile all'occhio umano. Infine si diresse rapido, in picchiata, verso il London Bridge. Giunto in prossimità della sua estremità più vicina, atterrò ed iniziò a percorrerlo, divenendo nuovamente visibile. Un ghigno feroce dipingeva la sua faccia mentre camminava celere di fianco alle automobili strombazzanti.
"Finalmente, si inizia!" pensò 9.
"La missione prima di tutto" lo ammonì 6.
Tranquillo...e chi se la dimentica!Aumentò il passo e si avviò, quasi correndo, verso il centro del ponte.